martedì 29 agosto 2017

OTTAVO CONVEGNO DI ASTROLOGIA


ROMA 22 Ottobre 2017

TITOLO: IL TERZO MILLENNIO E IL CAMBIAMENTO EMOTIVO, PSICOLOGICO, CULTURALE: la sfida alla comprensione da parte dell'astrologia, della psicologia e dell'antropologia.
Il Terzo millennio si è caratterizzato da subito per forti e scioccanti cambiamenti che hanno profondamente inciso su tutti noi. Allo stesso tempo si è fatto spazio un differente modo di relazionarsi e di amare, così come sono emerse nuove strutture di personalità, spesso sostenute da abitudini nate a seguito di questi mutamenti culturali.
Il convegno cercherà di dare delle risposte e proporre modelli interpretativi su basi astrologiche, psicologiche e antropologiche, cercando di trovare come sempre il nesso e il dialogo tra le varie discipline.
Il confronto sarà tra astrologi psicologi e antropologi al fine di trovare assieme, sia pure da prospettive culturali e metodologiche differenti, un punto d'incontro e di dialogo comune, al fine di giungere ad una maggiore comprensione del nuovo uomo, tutto sommato ancora un piacevole e incomprensibile mistero!


LOCATION: La splendida cornice della Domus Australia, in Via Cernaia n.14/b - Roma

ORGANIZZAZIONE: Associazione Cultura E Oltre di Lecce e Paolo Crimaldi. Il Convegno è una delle attività programmate dalla Scuola di Astrologia "Astralia" fondata dalla Associazione "Cultura E Oltre .

PROMOTORE: Paolo Crimaldi, uno dei più famosi astrologi italiani.


OBIETTIVI: Promozione della cultura astrologica e olistica

DESTINATARI: studiosi e professionisti delle discipline astrologiche e Olistiche.

CONTENUTI: Ogni relatore sceglierà il suo argomento, compatibile con l'economia del Convegno.

TEMPISTICA: Ogni relatore avrà a disposizione venti minuti, cui seguiranno dieci minuti di dibattito.

PROGRAMMA: Sessione mattutina, dalle ore 09.00 alle ore 13.00.
Sessione pomeridiana, dalle ore 15.00 alle ore 18.30

Relatori:

Manuela Mariani: "Il saper essere donne, dagli archetipi alla contemporaneità: superare delusioni e sofferenze con le Costellazioni Familiari".

Dr. Marco Lombardozzi : " Il Carattere Narcisista nel III Millennio: Femminicidi in aumento"

Federica Giannini "La condizione femminile in questo inizio millennio: Urano e Plutone, un cambiamento faticoso ".

Grazia Bordoni: "Amor che a nullo amato amar perdona"

Paolo Crimaldi: La personalità bordeline: riflessioni psico - astrologiche.

Loredana Ragosta: Plutone: una finestra aperta nel Terzo Millennio.

Nunzy Conti: Fra Bullismo e Cyberbullismo l'esercito degli Hikikomori avanza. Indagine Astro-Antropologica sulla “Gioventù Bruciata” di questo Terzo Millennio.

Maria Rita Cesetti: " Finchè c'è morte c'è speranza".

Laura T.Tappatà: " Il fascino del rischio e delle passioni tristi".

Francesca Guercio: "LA VIA DELLA CONSULENZA FILOSOFICA. Trasformazione di sé tra pensiero antico e pratica del presente"

Antonio Vitolo: Paranoia, scissione, "coniunctio": generi, individuazione.





ISCRIZIONE AL CONVEGNO: La partecipazione al Convegno è di 20€. La quota dà diritto al Convegno più l'Attestato con il monte-ore, e Atti del Convegno. Per chi è impossibilitato a partecipare al Convegno, ma desidererebbe solo gli Atti, potrà inviare 20€ e riceverli in PDF, via email, in data successiva all'evento. La segreteria riterrà valida l'iscrizione dopo aver ricevuto il modulo d'iscrizione debitamente compilato e gli estremi dell'erogazione di cui sopra.

-Per chi volesse partecipare il versamento va effettuato su Postepay Evolution intestato a Ragosta Daniela Roberta. Codice fiscale RGSDLR66P59E506C.
Numero 5333 1710 0160 8260
IBAN: IT89C0760105138273935073939

Convenzione con la Domus Australia:

Doppia € 80.00 al giorno

Singola € 75.00 al giorno

N.B: Saranno convalidate e registrate solo le iscrizioni accompagnate dalla documentazione di avvenuta erogazione della quota accompagnata dal modulo debitamente compilato. Le richieste saranno registrate e i posti riservati, secondo l'ordine cronologico di prenotazione. Farà fede la data di ricezione del modulo. In caso di esaurimento dei posti, un annuncio ufficiale comunicherà la chiusura delle iscrizioni e da quel momento, non si accetteranno più richieste.


Segreteria Organizzativa Associazione Cultura E Oltre
Via Filippo Bacile n.10- 73100 Lecce
Via Cernaia n. 14/b Roma
Email: culturaeoltreeventi@libero.it
Info cell.389/4846233

lunedì 28 agosto 2017

LOGICA E MAGIA DI DONATO VERARDI

Donato Verardi, dottore di ricerca in Storia (Parigi) e in Filosofia (Pisa), vive attualmente in Francia ed è tra i più accreditati studiosi dell’opera di Giovan Battista Della Porta. Specialista in storia
del pensiero tardo medievale e rinascimentale, la sua riflessione critica è indirizzata soprattutto verso problematiche inerenti l’astronomia, l’astrologia, l’ottica e la meteorologia. Al pensiero di Della Porta ha dedicato numerosi saggi, voci enciclopediche e diverse conferenze, in Italia e all'estero.




Pensatore ‘più famoso che noto’ – secondo la celebre espressione di Giuseppe Gabrieli – Giovan Battista Della Porta (1535-1615) è uno dei protagonisti più rappresentativi della cultura filosofica e scientifica rinascimentale.
Nato a Vico Equense (per alcuni a Napoli) è il primo ascritto all’Accademia dei Lincei. Si distingue ben presto per i suoi studi di ottica, di fisiognomica e di magia naturale, raggiungendo risultati
di gran pregio anche sul versante del teatro. In un passo del Del senso delle cose e della magia, rievocando i termini di una pubblica disputa con Della Porta, Tommaso Campanella (1568-1639) rivolge al filosofo campano una critica assai dura, accusandolo di essersi approcciato al
mondo naturale e ai suoi ‘segreti’ con metodo meramente descrittivo.
Stanno veramente così le cose? Prendendo le mosse da questo celeberrimo episodio della biografia dei due pensatori, il libro ricostruisce l’effettiva posizione di Della Porta circa il tema degli ‘occulti segreti della natura’, approfondendo i rapporti che essa intrattiene con le riflessioni coeve sulla logica e l’astrologia. Per Della Porta, il mago naturale è colui che, dotato dal cielo di nascita di particolari capacità, mette in relazione, anche tramite un’adeguata preparazione teorica, gli astri e
il mondo corruttibile della materia sublunare. A distinguerlo dal filosofo naturale, troppo impegnato nella ricerca delle ‘ragioni delle cose’, è la consapevolezza che lo sforzo ermeneutico della magia naturale si misura soprattutto nel quadro della comprensione empirica, ma non per questo esente da una doverosa giustificazione logica, delle qualità occulte dei segreti della natura.



domenica 27 agosto 2017

MERCURIO, LA MENTE.

Dal giorno 26 luglio il pianeta Mercurio ha fatto il suo ingresso nel segno della Vergine e vi rimarrà fino al 30 settembre. Dal giorno 14 agosto ha iniziato la sua apparente retrogradazione, fino al 5 settembre.
Chi ha Mercurio in Vergine dovrà fare prima i conti con Nettuno nel segno dei Pesci che ci consiglia di fare attenzione perché non è tutto oro quello che luccica, e dovremo prestare attenzione nei documenti che firmiamo. In seguito formerà una quadratura con Saturno in Sagittario e potrebbero concludersi alcune collaborazioni.
I segni che saranno beneficiati nelle comunicazioni e negli spostamenti da questo transito sono: Cancro e Scorpione oltre i segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno).
Mentre dal 14 agosto quando inizierà la sua Retrogradazione sarà un periodo ri-flessione, ri-pensamenti, per i segni mobili Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci.

Il Glifo di Mercurio è un cerchio sormontato da una mezza luna sulla parte superiore, e nella parte inferiore reca una croce. La lettura del suo geroglifo è molto complessa. La croce rappresenta lo Spirito che si unisce alla Terra, cioè la materia (rappresentata dal cerchio) attraverso il segno del Toro; o la rappresentazione della realtà sacrificale umana (il cerchio e la croce) che si divinizza nel principio lunare. Questa idea di una comunicazione fra Terra e Cielo fa di Mercurio un tramite fra l’umano e il divino. La mitologia greca conosce Ermes come figlio di Giove e Maia. L’origine di Maia non è molto chiara, forse era una delle Sette Pleiadi, le sette stelle che componevano la costellazione delle sette fanciulle divine rapite in cielo. Zeus amò Maia in segreto nella notte, mentre Era dormiva. Nessun Dio era a conoscenza del fatto se non dopo dieci mesi, quando Maia dette alla luce un prodigioso fanciullo che non rimase molto tempo nella culla. Egli si alzò subito al mattino, come dice Omero, e a mezzogiorno vagava nei boschi dove costruì una lira col guscio di una tartaruga traendo dolci note e alla sera rubò i bovi di Apollo. (Il glifo e la Mitologia è tratto dal libro di Roberto Sicuteri – Astrologia e Mito pagina 157 e 158).

Mercurio è il primo Pianeta personale ed il corpo celeste che, dal punto di vista astronomico, più vicino al Sole. La distanza massima (elongazione) tra Mercurio e il Sole è di 28°, e può arrivare a un minimo di 18°. In primavera lo si può vedere subito dopo il tramonto, verso ovest o sud- ovest, quando è prossimo alla elongazione occidentale. In autunno è visibile subito prima dell’alba, verso est o sud-est, quando è prossimo alla elongazione orientale. E’ il pianeta più piccolo nel sistema solare, con un periodo di rivoluzione orbitale di 88 giorni (il suo anno), e un periodo di rotazione di 59 giorni (il suo giorno). Esso corrisponde al primo stadio di sviluppo umano, nel quale si realizzano i primi contatti dell’Io con il mondo esterno: le prime forme, suoni, e immagini.
Nella costruzione dell’lo la funzione mercuriale ha il compito di stabilire confini visibili tra il mondo esterno e quello interno. La capacità di differenziare e discriminare costituisce anche la base per la formazione della personalità che dal momento in cui viene conseguita, dà la possibilità alla persona di vedere il mondo in modo polarizzato. La polarizzazione del resto costituisce un`espressione tipica dell`apparire della coscienza; l`inconscio si caratterizza infatti per l`unita, mentre i processi di divisione nascono dalla differenziazione dell`Io dall`unità iniziale.
Utilizzando le potenzialità di Mercurio si possono differenziare e catalogare tantissime informazioni che possono essere coordinate, elaborate, organizzate e messe in memoria; tutto ciò il Pianeta lo esprime nel suo simbolo di percezione intellettiva.
Mercurio rappresenta la comunicazione, intesa, come la possibilità di prendere informazioni dall`esterno, portarle all`interno, convogliandole fino al centro elaboratore che dopo averle confrontate e vagliate, produce adeguate risposte. Esso, sovrintende alle modalità di scambio energetico rappresentate dall’afflusso di intelligenza (attraverso la percezione) e dal suo deflusso (attraverso le capacità verbali e manuali).
Se Mercurio è bloccato nel Tema da aspetti difficili, si può ipotizzare che, durante la sua fase evolutiva, il bambino si sia trovato a vivere qualcosa di difficoltoso e quindi compromettendo, alcune delle funzioni che si sarebbero potuto sviluppare in modo più semplice.
La percezione opera in perfetta funzione con l’attenzione: entrambe sono, mercuriali. Per avere una chiara rappresentazione di come queste funzioni agiscano, occorre osservare un bambino dai 12 ai 24 mesi di vita. Egli è sollecitato da tutto ciò che accade attorno a lui: è curioso, vivace, pronto e rapido nel cogliere i collegamenti tra le varie cose, vuole sapere il perché delle cose, e vuole capire in che modo una cosa può entrare in relazione con un’altra, trovare un nesso logico, vuole comunicare le sue scoperte e le sue conclusioni.
Mercurio simboleggia tutti i livelli di comunicazione, quella verbale che passa attraverso la parola (processo di verbalizzazione); quella tra interno ed interno che mette in comunicazione parti diverse dell’IO (che Jung descrisse come la funzione "psicopompo" in cui Mercurio-coscienza è il Dio che può oltrepassare i confini e spaziare nell`inconscio e nel super conscio per trasportare alla luce i contenuti e farli diventare visibili); e, in ultimo, ciò che passa a livello di percezione e di scorrimento di informazioni tra l`esterno e l’interno e viceversa. Se Mercurio è leso ed ha qualche aspetto di blocco, si può ipotizzare che qualcosa nella funzione percettiva e nella comunicazione di informazioni della persona non giri alla perfezione; la natura, e ciò viene indicata dal pianeta con cui Mercurio è legato e dalla qualità dell`aspetto. Ad es. Mercurio quadrato a Marte, il bambino è impulsivo nei movimenti e nelle parole. Mercurio congiunto a Saturno, difficoltà nelle spiegazioni.
Mercurio ha la funzione di sintonizzazione. In effetti, ogni essere umano è attratto da ciò che lo interessa e orienta la sua attenzione su ciò; mentre fa fatica a concentrarsi su argomenti che non gli piacciono.
Vi sono, altre situazioni, che possono intervenire sull`organizzazione della percezione e dello scorrimento delle informazioni, come ad es. il meccanismo della rimozione il quale opera in modo potente e va letteralmente ad impedire che alcune cose vengano mantenute nella consapevolezza.
Mercurio rappresenta anche il movimento che consiste nel mettere in relazione messaggi che poi devono essere interpretati e messi in atto. Caratteristica mercuriale collegare sensazioni ed emozioni all`azione intenzionale ed essere quindi grado di tradurre in pratica ciò che prima era solo un desiderio. Un bambino non può mai sentire la propria forza e il proprio senso di potere personale fino a quando non acquisisce, attraverso la locomozione, la possibilità di collegare intenzione e azione. Se Mercurio è leso nel Tema Natale può evidenziare nella persona problemi del linguaggio.
Mercurio rivela come funziona la mente; se è rapida, veloce, matematica e schematica, o sognatrice. Da Mercurio possiamo capire come si acquisiscono informazioni, si catalogano, si organizza e come si riportano sotto forma di parola scritta o parlata. Anche quali sono gli interessi dell’individuo: cosa lo stimola e cosa mantiene la mente allegra ed efficiente. Mercurio rappresenta gli scambi, le comunicazioni (telefono, radio ecc.), l’abilità oratoria e comunicativa di una persona, il modo di esprimersi, gli studi effettuati, e l’abilità di apprendere le lingue; la prontezza di riflessi, e la mobilità fisica.












Venere, la dea dell’Amore e della Piccola Fortuna.


Il giorno 27 agosto il pianeta Venere farà il suo ingresso nel segno del Leone e vi rimarrà fino al 20 settembre. Con Venere in Leone, la passione prenderà il sopravvento. Per il segno che ospita il Pianeta l’amore ritornerà a brillare e anche la piccola fortuna (perché Venere in Astrologia rappresenta la piccola fortuna), e anche per i rimanenti segni fuoco la situazione affettiva migliorerà. Venere formerà degli aspetti positivi con Giove, Saturno e Urano specialmente il trigono con quest’ultimo si avrà voglia di vivere l'amore senza blocchi e tabù.
Glifo: esso è formato da un cerchio con una croce verso il basso. La tradizione attribuisce una prevalenza al cerchio (carnalità, desiderio ed edonismo), sulla croce (aspetto più mistico e spirituale).
Archetipo: l’amore, il sentimento.
Venere è il secondo pianeta personale, e il secondo per distanza dal Sole (Mercurio e Venere sono gli unici due pianeti che si trovano tra la Terra e il Sole) dal quale si può allontanare al massimo di 48°. Venere è visibile a ovest o a sud – ovest dopo il tramonto (stella della sera), o a est o a sud – est prima dell’alba (stella del mattino), spesso a un’altezza notevole sopra l’orizzonte.
Rappresenta, i primi contatti affettivi dell’IO con l’ambiente esterno all’inizio del suo adattamento sociale, le prime forme di socializzazione. La sua funzione riguarda espressamente la costruzione dei fattori affettivi, parte importantissima per la strutturazione dell’Io e fondamentale tappa nella vita infantile per giungere alla costruzione di un senso di autostima personale, di un sano rapporto con sé stessi e con gli altri e di una capacità di riconoscere i valori interni che costituiscono i parametri individuali su cui agisce la capacità di scelta.
Tutte le potenzialità che il pianeta offre derivano dalla parola affetto.
Venere è il pianeta che permette di essere attratti dal mondo esterno e quindi di non restare fissati su di sé, insieme a Mercurio, ha il domicilio primario in un segno d’Aria, elemento che ricorda il bisogno vitale della persona di relazionare e scambiare
Grazie a Venere l’individuo inizia a sperimentare quel contatto umano profondo da cui scaturirà il desiderio di entrare in comunione con altre persone. Essa simboleggia per un verso la capacità di amare, il calore, e le tonalità dei sentimenti, come l’individuo li esprime, l’affetto e le relazioni in genere e per altro il rapporto edonistico con le cose, il bello, il piacevole. Da ciò si sviluppa il fascino personale ed il senso estetico della persona.
Il simbolo venusiano a volte viene confuso e sovrapposto con quello lunare: in realtà, Venere rappresenta l’incontro con la parte del piacere e della gratificazione che giungono dalla relazione e alimenterà la strutturazione di quella funzione psichica che chiamata capacità di amare e di entrare in relazione, mentre la Luna fornisce protezione e nutrimento emotivo creando quel senso di attaccamento che porta il soggetto a trovare dentro di sé la capacità di contenere le emozioni, di proteggersi dalle situazione distruttive (interne ed esterne) e di imparare a dar vita e far crescere. La Luna è molto legata al bisogno di radicamento ed alla creazione di una situazione emotiva stabile in cui poter poi far nascere e crescere qualcosa che dia anche un senso di continuità alla vita. Venere è, invece, la modalità con cui si sperimenta la relazione e l’amore, ma rappresenta anche il senso di umanità condivisa e la voglia di scambiare con altri.
Venere stimola in età adulta l’individuo a cercare nelle relazioni, qualsiasi esse siano, il senso di condivisione e di cooperazione, premesse indispensabili alla vera costruzione di un senso sociale che prenda in considerazione gli altri come esseri aventi uguali opportunità ed uguali diritti pur essendo tra loro molto diversi (passaggio dalla Bilancia all’Acquario e dalla settima alla undicesima casa).
Venere non è solo la grande seduttrice amorosa: può considerarsi venusiano (e attrattivo) tutto ciò che piace e che, pertanto, si vorrebbe portare all’interno della propria vita. E’, difatti per mezzo di Venere che, da adulti, ci si può innamorare dell’arte, della musica, della filosofia e di tutto ciò che stimola il nostro desiderio di conoscere purché questo sia il riflesso di qualcosa che è anche dentro di noi e che una volta conquistato aumenta il senso di valore personale e di gratificazione.
Venere è, dunque, importantissima per la formazione dell’Io in quanto è proprio dalla sperimentazione dell’interazione basata sullo scambio affettivo e sulla reciproca voglia di stare insieme che il Sé permetterà all’Io di sentire che esiste.
Venere è parte del principio di piacere e quando la persona è in linea con questo archetipo prova gratificazione in ciò che fa, desidera o ama, e ciò aumenta il suo senso di identità. Ciò che piace costituisce, in sostanza, ciò che valorizza; ciò che non piace non avendo alcun valore per la persona, la lascia indifferente.
Venere pone l’accento sul fatto che le relazioni sono basate su gusti personali, su scelte razionali e sulla capacità di valorizzare prima sé stessi e poi gli altri, e sono mosse dal desiderio di superare il senso di separazione che l’Io sperimenta, cercando punti di condivisione con le persone che ci piacciono, che ama e con le quale desidera entrare in un rapporto di reciproco scambio e condivisione. In questo Venere è inconfondibilmente diversa dalla Luna che invece ricerca sempre la fusione emotiva sperimentata nella diade madre-bambino; Venere imposta relazioni paritarie e pertanto necessita che entrambi i soggetti della relazione abbiano acquisito il senso di separazione e cerchino spazi di condivisione.
Venere è un pianeta di Aria in quanto tutto ciò che la riguarda deve giungere da un atto cosciente: l’amore stesso deve basarsi su una scelta ed una valutazione, contrariamente all’innamoramento che è una pulsione derivante direttamente dall’inconscio e che spinge alla mera riproduzione.
Nel mito di Afrodite si scorgono alcuni elementi interessanti da analizzare a livello psicologico per meglio capire l’archetipo venusiano. Afrodite, difatti, sceglieva sempre, non era mai scelta: era lei a sfoggiare il cinto magico che la rendeva irresistibile agli occhi di chi desiderava conquistare. Tuttavia, per colpire il cuore dell’altro e far scattare la scintilla dell’amore ella doveva rivolgersi ad Eros, essendo lui che possedeva le frecce ed era lui l’unico che poteva lanciarle. Questo sembra sottolineare che tra il momento della visione dell’altro e quello dello scatenarsi del desiderio che prelude al sentimento, deve necessariamente intercorrere un certo tempo che, a livello simbolico, rappresenta quello spazio di riflessione in cui entrano in gioco la valutazione e la ragione.
L’amore, come evidenziato dal mito, esige riflessione; senza una necessaria valutazione delle reali capacità di accettazione di sé e dell’altro, non si passa mai dallo stato di innamoramento a quello di amore e mai si arriva ad una significativa ed autentica relazione adulta con l’alterità. Questo è il motivo per cui Venere è considerata un pianeta personale.
Il potere seduttivo di Venere è un gioco sottile e prezioso: spesso si attiva attraverso lo sguardo, al punto che Platone parlava dell’amore come malattia degli occhi.
In astrologia, analizzando il simbolo di Venere nel segno e nella casa in cui si trova ci si può fare un’idea precisa sui gusti della persona e su ciò che ella deve attirare per sperimentare un incremento di benessere e di autostima.
A Venere si associa anche quella zona della nostra psiche che è preposta alla cooperazione e all’altruismo.
Venere, inoltre, accentua il lato sensoriale possessivo ed il bisogno di conoscere la realtà attraverso l’esperienza tattile e visiva e corrispondere, tra l’altro, al gusto per le sfumature, alla ricerca di raffinatezza, alle buone maniere, alla cortesia, al savoir-faire, alla diplomazia ed al potere di seduzione. Essa non è mai filosofica, ma piuttosto edonistica e scompensa l’equilibrio psichico dell’individuo se non trova soddisfazione a livello materiale.
L’atteggiamento tendenzialmente edonistico di Venere attribuisce, ancora, all’individuo un bisogno di pace e serenità di armonia, anche in termini di conduzione di una vita comoda ed agiata, senza conflitti e traumi. L’edonismo vesuviano inclina verso le gioie semplici della vita.
L’amore, così come Venere lo intende, produce una spinta alla crescita con una modalità estremamente interessante: prima illude di trovare l’uguale a sé all’esterno, poi pian piano la conduce verso le differenze (prima esterne e poi interne) e così l’aiuta a ritrovarsi e a completarsi, utilizzando la relazione da sé con l’intento di indirizzarla gradualmente ad un vero senso di partecipazione al mondo, unica possibilità per ritrovare il senso di totalità perduto. E’ un ritorno all’armonia in piena consapevolezza e in piena libertà.
Venere attraverso l’amore seduce e, illusoriamente, allontana l’uomo da se stesso, mentre in realtà, proprio attraverso lo specchio dell’altro, lo traghetta nel nostro mondo interno e gli fa scoprire quella parte di se che risuona nella proiezione e che deve essere risvegliata (in questo Venere è un principio di conoscenza per l’Io); successivamente, opera per riportarlo – sempre attraverso l’amore e la relazione – a quel senso di partecipazione al mondo, alla specie e all’universo.
L’Io attraverso Venere vive l’esperienza di un Tu che dovrà presto o tardi diventare un Noi.








venerdì 25 agosto 2017

LE SFIDE DI SATURNO

Oggi 25 agosto il grande saggio riprende il suo moto diretto dal 21 grado del Sagittario, sostandovi fino a Dicembre.
La ripresa del moto diretto sblocca situazioni che erano rimaste ferme, e aiuta a togliere tutto ciò che è superfluo.
Questo transito coinvolge le ultime decadi dei segni Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci, tagli dolorosi, ma necessari.

Le sfide di Saturno

Saturno cerca di farci sviluppare la volontà, insegnandoci come fare esattamente quello che ci piace, come rendere le nostre intenzioni più forti delle nostre paure, della nostra pigrizia e delle nostre emozioni

Domicilio: Capricorno, Acquario (antico governatore), esilio in Cancro e Leone.
Esaltazione: Bilancia, caduta in Ariete.
Periodo di Rivoluzione: 29,5 anni e rimane in un segno due anni e mezzo circa.
Passo giornaliero: pochi sessantesimi al giorno. Il periodo di rotazione assiale è di 10h e 46m.
A. T. Mann afferma: “Saturno in Acquario, denota abnegazione ed astrazione, in Capricorno, si concentra sul mondo materiale e tende ad accumulare ricchezze. Si esalta in Bilancia in quanto il tempo è importante fattore di equilibrio e di uniformità, che spinge verso la sublimazione.” (pagina 94 dal libro L'arte rotonda astrologia del tempo e dello spazio).

Astronomia
Sesto pianeta del sistema solare per distanza dal Sole, e secondo per dimensioni (inferiore solo a Giove). È quasi dieci volte più grande della Terra e percorre in circa 29 anni e mezzo un’orbita a 1427 milioni di km dal Sole. L’aspetto più appariscente di Saturno è costituito dalla serie di anelli che lo circondano, il cui studio è iniziato con Christiaan Huygens e Gian Domenico Cassini, nel Seicento. Il piano equatoriale di Saturno è molto inclinato su quello della sua orbita. Perciò, anche i suoi anelli si presentano in prospettive diverse e talvolta, visti di profilo, scompaiono quasi completamente, essendo il loro spessore medio inferiore a 200 metri.
Prima della missione dei due Voyager erano noti solo 9 satelliti di Saturno, che erano stati scoperti da osservatori terrestri, ma successivamente, con lo sviluppo della fotografia astronomica, il numero ha raggiunto quota 22. Fra i satelliti, il più grande è Titanio.

Mitologia
Saturno, dal punto di vista antropologico, è un’antichissima divinità italica. Il suo culto è legato all’agricoltura, di cui egli è considerato il fondatore e protettore. Secondo la leggenda, il dio legato al pianeta giunse in Italia dopo essere stato scacciato dall’Olimpo dal figlio Giove e si insediò sul colle Capitolino, ai piedi del quale sorse il tempio a lui dedicato. Qui, il dio cominciò a insegnare agli uomini i principi dell’agricoltura, contribuendo al superamento delle costumanze barbare e selvagge, introducendo così uno stile di vita più orientato all’ordine civile e morale. In seguito, Saturno finisce per essere assimilato a Crono, il dio divoratore dei propri figli, divenuto signore dell’universo dopo aver cacciato il padre Urano. Al riguardo, vale la pena sottolineare che, Saturno, è figlio di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra). Saturno appartiene alla prima generazione divina, quella dei cosiddetti Uranidi. Più giovane di tutti i suoi fratelli, aiutò la madre a vendicarsi del padre succedendogli nel dominio del mondo. Ebbe così inizio il regno di Saturno, che non fu un periodo felice né durò a lungo. Unitosi in matrimonio con la sorella Rea, egli divorò i suoi figli appena nati per scongiurare l’avverarsi della profezia secondo cui, uno di questi lo avrebbe detronizzato. Generò e quindi divorò Vesta, Cerere, Giunone, Plutone e Nettuno. Rea, però, riuscì a salvare l’ultimogenito, Giove, dandolo alla luce in segreto sull’isola di Creta e, per ingannare Saturno, consegnò a questo una pietra avvolta in fasce, al posto del neonato. Pietra che, il dio divorò senza accorgersi di nulla. Cosicché, Giove, una volta cresciuto, poté avverare l’antica profezia; egli fece bere al padre una droga che lo costrinse a rigettare il sasso che Gea gli aveva fatto divorare al posto del suo ultimogenito e tutti i figli precedentemente ingoiati. Giove, quindi, scacciò il padre dall’Olimpo e successe a lui nel regno.

Roberto Sicuteri afferma: “Questo grande e lento pianeta, tanto temuto e terrifico nella tradizione astrologica e popolare, costituisce il legame tra il Principio mortale, la sostanza materia e il Principio immortale, cioè lo Spirito. Questi due principi sono fusi nell’ideogramma di Saturno: vi è la croce (tempo e materia) che condiziona tutte le manifestazioni, e l’iperbole simbolo di tensione verso la ricettività illimitata. In Giove l’iperbole è rovesciata verso l’alto, in Saturno lo è verso il basso. Là era a sinistra, qui è a destra, cioè dalla parte del razionale secondo l’interpretazione esoterica. Invece, più corrente è l’interpretazione del geroglifico di Saturno quale simbolo della falce. A osservarlo bene infatti, questo simbolo, ricorda esattamente la gran falce con l’impugnatura a braccio – spalla usata dai contadini fino a qualche decennio passato. Il concetto che sostiene questa versione è che la falce di Saturno recide la pianta della vita, essendo creduto il pianeta apportatore di morte sino dai tempi assiro-babilonesi. Dalla mitologia greca proviene invece la versione più diretta e plausibile: Crono- Saturno castra il padre Urano recidendogli i genitali con un falcetto di selce afferrandoli con la mano sinistra (da cui l’uso di considerare la mano sinistra come la mano del malaugurio) che getta poi, insieme alla falce, in mare, come scrive Graves, presso Capo Drepano. Lo stesso mitografo dice che la roncola o falce di Saturno era a forma di becco di corvo e sembra fosse usata nel settimo mese dell’anno sacro per evirare la quercia recidendo il vischio. In altri riti sacri era usata la falce e il greco Crono, cioè il Padre del Tempo, incedeva con la sua falce, spesso con un corvo al fianco. Il geroglifico risponde in pieno alla storia centrale di Crono - saturno. E’ una lama che taglia, stacca, separa. Da osservare che Zeus, pur trovandosi, nella stessa situazione di Crono, come figlio odiato, non usa la falce contro il padre né altra arma. Con Zeus - Giove non c’è morte né ferimento. Con Saturno c’è la ferita e la morte, la perdita, la separazione”. (pagine 171 e 172 dal libro Astrologia e Mito).

Saturno retrogrado
Se la retrogradazione di Saturno, come quella di Marte e di Giove, è più frequente di quella di Mercurio o di Venere, non ha però meno importanza. Bisogna, dunque, interpretarla con molta attenzione perché, dopotutto, ogni difficoltà che incontriamo sulla nostra strada, nel corso della vita, può rivelarsi edificante e salutare, se è vero che la ricordiamo più facilmente delle vittorie o dei successi che otteniamo. A volte, tendiamo troppo a vedere le cose sotto un'angolazione pessimista o a dare alla vita un'interpretazione fatalista. Bisogna dunque evitare di pensare che Saturno retrogrado in un tema natale sia un cattivo presagio. L'esperienza mi ha infatti dimostrato che lo si trova spesso in retrogradazione nella carta del cielo di un individuo che si rivela assai resistente, incredibilmente tenace, una persona che sa soprattutto distinguersi, allontanarsi cioè dalle influenze contraddittorie che lo circondano per essere autenticamente se stesso. Certamente, non vi si arriva con facilità. Ma non è sbagliato dire che, più di un'altra persona, ha tutte le possibilità per arrivarvi, perché questo è il suo destino, poiché si tratta di Saturno, vi perverrà in età matura e in maniera decisamente rilevante, dal momento che non trascura mai nessuna delle sue esperienze, delle lezioni che la vita gli ha dato, delle sue acquisizioni, salvo, naturalmente, che si rifiuti di accettare o di compiere il suo destino.

Saturno, aspirazioni e insegnamenti
Bisogna aspettare che un frutto maturi per coglierlo. Un frutto acerbo non ha sapore. Il principio della maturazione, che dà tutto l'aroma al frutto, è in analogia con Saturno, astro dotato, a torto di una pessima reputazione.
Saturno è un pianeta maschile. Simboleggia: la profondità di pensiero, l’indirizzo matematico e le speculazioni astratte, l’economia, la serietà e l’ipocondria, l’onestà, e la pazienza, la povertà, eccetera.
Tale pianeta gestisce le inclinazioni del soggetto: flemmatico e suscettibile, indolente e poco comunicativo, scarso d’iniziative sul piano pratico; riflessivo e paziente, soggetto a delle brusche reazioni (forse a causa della timidezza).
Un pianeta che spinge ad essere meticoloso e spesso, avaro, cortese, ma incline a vivere nella solitudine, nel segreto. I saturniani curano poco la propria persona e conducono un’esistenza che richiede poche esigenze; amano la vita di famiglia, nella quale impongono una certa austerità di costumi; non tollerano gli scherzi di cattivo gusto e ridono poco, sono facili alla collera ed al malcontento; malgrado l’apparente modestia sono degli orgogliosi e degli ambiziosi; nella solitudine curano le proprie aspirazioni culturali, o creano delle opere di grande ammirazione. Una collocazione importante di Saturno nel tema Natale indica un temperamento introverso, serio, riservato, molto controllato e incline a reprimere le emozioni, poco sentimentale, piuttosto autoritario e rigido nei giudizi.
Gli antichi astrologi, a volte, lo chiamavano Satana ovvero “il grande malefico”, in quanto significatore dei concetti di dovere, prova, rinuncia, responsabilità, ma è una componente essenziale della maturità e saggezza dell’individuo. Saturno è associato alla depressione e alla malinconia, all’isolamento, alla sconfitta. Saturno ci insegna una virtù sopra a tutte le altre: l’autodisciplina. Questa è la chiave per comprendere la sua simbologia.
Al pari di Marte, l'altro cosiddetto "malefico", Saturno cerca di farci sviluppare la volontà, insegnandoci come fare esattamente quello che ci piace, come rendere le nostre intenzioni più forti delle nostre paure, della nostra pigrizia e delle nostre emozioni.

Come è noto, Giove è il Pianeta della fede, ma in un certo senso, è Saturno che veramente merita quel titolo. Giove ci dona il sentimento della fede, ma spesso supportandoci con migliaia di stampelle. L'approccio di Saturno alla fede non è così. Egli ci induce all’integralità. E in alcuni momenti ci mostra l'oscurità, l'impossibilità, la sicura sconfitta, domandandoci: «Hai ancora fede?». Ma questa fede non ha nulla a che fare con la religione: è la fede nella vita, in se stessi, nei nostri sogni nelle nostre visioni, nei nostri ideali. È la fede nell'idea che noi abbiamo un destino. E soltanto se quelle visioni possono reggersi da sé, senza assistenza, di fronte all’impossibilità assoluta, possiamo dire che veramente abbiamo fede. Ma fino ad allora staremo ancora pedalando con le rotelle attaccate alla bicicletta. Saturno viene spesso simboleggiano dall'eremita, che è un’immagine molto appropriata: troviamo un'area della vita dove dobbiamo agire da soli.
Saturno è il Pianeta della solitudine. Ovunque esso si trovi nella Carta natale, noi abbiamo un’area della vita nella quale dobbiamo agire da soli: un'area dove l'autosufficienza è tutto. Un'area, nella quale possiamo contare su nient'altro che noi stessi e dobbiamo procurarci da soli persino le meritate ricompense.
Se non riusciamo a imparare la lezione che Saturno ha intessuto nella nostra Carta natale, ci troveremo alla deriva, perdiamo traccia di noi stessi, la vita diventa vuota, senza significato, precipiteremo nel cinismo e nella disperazione. Al contrario, portando rispetto per Saturno ci guadagniamo quella profonda soddisfazione che soltanto il pianeta degli anelli ci può offrire; la soddisfazione che sorge dalla conoscenza e dal rispetto di sé. Senza di ciò, potremmo anche essere gioiosi, ma quella gioia sarà come un foglio lasciato in balia di se stesso, senza radici.





giovedì 24 agosto 2017

SEGNO DELLA VERGINE

VERGINE

Cari amici, martedì notte, alle ore 00 e 31', il Sole è entrato nel Segno della Vergine. Segno Femminile, di Terra, mobile.Domicilio di Mercurio, esilio di Giove e Nettuno. Esaltazione di Mercurio, caduta di Venere
La stagione delle Vergine è quella del raccolto, della tarda estate che già anticipa la luce e i colori dell’autunno.Il simbolo grafico, presenta la lettera M che in tutte le lingue antiche è associata all’idea di vita e di maternità. L’immagine, la fanciulla che tiene in mano la spiga di grano, ripropone il significato dei frutti della terra, la terra "vergine" dopo il raccolto.Nel ciclo evolutivo dell’uomo la Vergine rappresenta un principio di ordine, di ripartizione equilibrata delle energie per produrre opere concrete. Come processo psichico si riferisce all’intelligenza che seleziona i dati e progetta le iniziative. ...
PIANETA GOVERNATORE e MITOLOGIA E’ ancora Mercurio, come per i Gemelli. Ma qui non è più lo scanzonato e veloce messaggero degli dei, bensì il Mercurio che presiede all’intelligenza umana, raffigurato con il caduceo, il bastone con i due serpenti arrotolati, simbolo di equilibrio tra il corpo e la mente, di integrità della natura umana.
La figura della dea Vergine compare in tutte le antiche tradizioni come portatrice di purezza e castità. Nel mondo greco si associa alla Vergine il mito Demetra, la dea delle messi e dei raccolti, dea operosa che regola l’ordinata produzione della natura e che causa la sterilità della terra quando si mette alla ricerca della figlia Prosperina rapita dal dio Plutone, che ne fa la sua sposa. ...
PERSONALITA' Le qualità di Mercurio, un Mercurio di terra che ispira soprattutto grande concretezza, emergono particolarmente nella vita pratica dei Vergini. Efficienza, laboriosità, scrupolosa attenzione ai dettagli, capacità di programmazione accurata, previdenza, sono tutte doti facilmente riscontrabili nei nativi. Il loro rigore logico, alimentato poi dall’esigenza di avere una visione analitica e precisa di ogni esperienza è l’elemento di forza che determina il loro comportamento e le loro reazioni. La necessità di tenere sotto controllo ogni situazione che vivono produce un’attività mentale che affina certamente la loro lucidità di giudizio, ma può anche sconfinare in una sterile analisi che genera poi ansia e incertezze. Il punto debole della personalità Vergine è la difficoltà di rilassare la mente e tacitarne i giudizi troppo severi, per lasciarsi invece andare più serenamente alle proprie emozioni. La natura riservata e introversa del segno genera un pudore sui propri sentimenti che a volte non permette l’espressione più genuina degli impulsi del cuore, così da suscitare una sensazione di freddezza in chi li avvicina.
Amanti dell’ordine, a volte anche con qualche sfumatura un po’ maniacale, i nativi amano pianificare l’esistenza in modo da non lasciare spazio all’imprevisto e tenersi sui binari di una rassicurante routine. I cambiamenti, le novità, li destabilizzano e risvegliano le loro insicurezze, anche se di fronte a prospettive allettanti, perché spesso i Vergini nutrono più o meno segreti complessi d’inferiorità. Lo spirito critico e la sensibilità nervosa li rendono refrattari alla passione e rende più difficile liberarsi di certe inibizioni che ostacolano i loro slanci affettivi. ...
L'UOMO VERGINE
E’ soprattutto un grande lavoratore, che punta a risultati solidi e che sa amministrare le sue risorse con grande prudenza, attento a non compiere passi azzardati, a non sprecare energie in direzioni sbagliate. Ha una concezione alquanto severa della vita e quel fondo di moralismo che è presente in lui gli ispira una condotta irreprensibile, uno spiccato senso del dovere e molta parsimonia in fatto di piaceri e gioie materiali. Al lavoro sacrifica spesso e volentieri gli altri interessi e perfino gli affetti. Le gioie più grandi infatti le prova quando si impegna a sviscerare un problema, a pianificare accurate iniziative o a ricercare metodi di applicazione più produttivi. Non è dotato di particolare slancio creativo, né di ambizione, ma è un perfezionista, mai soddisfatto di quanto realizza e quindi costantemente, e ansiosamente teso a superare se stesso. In genere non aspira a posizioni di potere e ha una certa ritrosia a mettere in gioco la sua sicurezza per correre rischi; così spesso può lasciarsi sfuggire qualche buona occasione o limitare il suo raggio di esperienze, stabilizzandosi in una professione inferiore alle sue possibilità.
E’ portato a svolgere compiti di natura amministrativa e burocratica, a gestire contabilità, a esercitare il commercio, in cui ha un vero fiuto infallibile nell’individuare il buon affare. Le note dolenti vengono dalla sfera affettiva: non è un conquistatore e la passione lo spaventa, perciò cerca situazioni tranquille, che gli permettano di non sconvolgere le sue abitudine e non lo impegnino troppo sul piano emotivo. E’ un marito paziente, premuroso, ma a volte un po’ incline a recriminare sulle questioni pratiche; se ha figli è molto attento alla loro educazione e agli studi, ma ha qualche difficoltà a entrare in confidenza con loro. ...
LA DONNA VERGINE
Di lei colpisce la serietà, lo spirito d’osservazione, la limpida razionalità dei giudizi. E’ certamente una donna impeccabile sotto tanti punti di vista, perché sa organizzare il lavoro, il ménage domestico, la sua vita con la precisione e l’efficienza di un direttore d’azienda, senza trascurare nessun dettaglio e senza sprechi nella sua ordinatissima pianificazione. In lei però spesso questo culto per l’efficienza tradisce una forte componente di insicurezza e di nervosismo che non le consentono di affrontare le situazioni più rilassata e fiduciosa, aperta a tutte le possibilità. Il suo senso critico spesso si punta un po’ impietosamente su se stessa e sugli altri, rendendola insofferente, mai soddisfatta e sempre alle prese con problemi anche banali, ma che lei vive come ostacoli insormontabili. E’ una donna che ama occuparsi di tutto e rendersi utile, capace di dimenticare se stessa per soddisfare le richieste altrui e compiere piccoli servizi per gli amici, dispensare le sue cure sollecite alle persone che ama. Ma ahimè, ha il lamento facile e non si accorge, quando è pressata dagli impegni di aver creato lei stessa gli ingranaggi da cui non sa più come liberarsi. Dire "no" non è semplice per questa donna fondamentalmente timida e poco intraprendente. In amore si muove con grande cautela, e con tutto il suo bagaglio di insicurezze, che non facilitano certo l’incontro con l’altro sesso.
L’attrazione è quasi sempre di tipo mentale, per lei, sostenuta anche da attente valutazioni sulle qualità del partner e sulle prospettive di sicurezza e stabilità che lui le offre. Un uomo esuberante e caldo può però risvegliare in lei il suo lato femminile più segreto e impedirle di diventare una compagna ipercritica e troppo pignola. E’ una madre scrupolosa e prodiga di cure materiali, ma anche molto ansiosa e a volte assillante con le sue richieste e le sue continue preoccupazioni. ...
IL BAMBINO VERGINE
Si presenta spesso introverso, anche se vivace e la sua timidezza a volte può farlo reagire scontrosamente alle proposte dei compagni o indurlo a organizzarsi per conto suo il gioco e il divertimento. Essendo poi un bambino molto ingegnoso, dotato di ottima manualità e di una notevole capacità di applicazione, non ha certo problemi a riempire il suo tempo con tante attività che appagano il suo bisogno di sperimentare nuovi interessi. E’ solitamente riflessivo e tranquillo, non ama le competizioni, i giochi violenti perché non ha una particolare aggressività da sfogare. E’ bene però educarlo al confronto e insegnargli a sostenere le sue ragioni, in modo che acquisti sicurezza e anche un pizzico di "grinta" che nella vita gli può fare solo bene. Va incoraggiato in tutte le sue iniziative, in modo che possa esprimere gradualmente le sue doti e non si lasci inibire da eccessivi scrupoli perfezionistici e dal timore di non essere all’altezza delle situazioni. E’ un bambino affidabile e serio, ma può avere qualche difficoltà di rapporto perché il suo metro di giudizio è molto soggettivo ed essendo un attento osservatore del comportamento altrui non ammette tutto ciò che alla sua logica appare incongruente. Non si deve poi dimenticare che ha un temperamento ansioso e va continuamente tranquillizzato, ridimensionando le sue paure con la tenerezza ma anche con ragionamenti convincenti e per lui accettabili. ...
LA SALUTE
La Vergine governa l’addome e l’intestino. I nativi, di natura cerebrale e nervosa, hanno spesso tendenza a somatizzare le tensioni a cui sono facilmente esposti, sotto forma di stitichezza, coliti, distonie neurovegetative. In genere però sono molto attenti alla loro salute, informatissimi sui metodi curativi più efficaci, i rimedi e le diete da adottare. Possono trarre giovamento dalla medicina naturale e dall’alimentazione integrale ricca di fibre. Una vita sana che escluda eccessi di ogni sorta e un equilibrato ritmo di riposo e di attività è particolarmente consigliabile a chi appartiene a questo segno. Ansiosi per natura sono soggetti anche alle malattie difficili da diagnosticare. ...
I RAPPORTI
Con i compagni di Terra, Toro e Capricorno, l’accordo è felice e molto produttivo, anche sul piano professionale. Anche con i segni d’Acqua, Cancro, Scorpione e Pesci, la Vergine si relaziona bene, perché acquista da loro profondità di sentimento e ricchezza emotiva e fornisce a sua volta costruttività ed equilibrio. Ariete e Sagittario con la loro esuberanza travolgente sono proprio incompatibili e destabilizzanti per la metodica Vergine. Con i Gemelli può esserci una forte attrazione ma anche un continuo conflitto, spesso stimolante ma anche logorante nel tempo. Bilancia e Leone, per quanto diversi di natura, possono trovare discreti punti di contatto con la Vergine. ...