lunedì 19 dicembre 2011

CENA ASTROLOGICA 2012


Cena Astrologica - Previsioni 2012
Mercoledì 28 dicembre 2011 ore 21:00
All'Ombra del Barocco, caffè enotecaristorante, Corte dei Cicala 9, Lecce
Con l’Associazione "Cultura e Oltre" e con Paolo Crimaldi, autore de "Il grande libro dell'amore 2012".
La cena sarà composta da quattro piatti ispirati ai quattro elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco.
Cena € 28
Prenotazione tavoli 0832 245524

mercoledì 14 settembre 2011

PRIMO CONVEGNO DI ASTRONOMIA E ASTROLOGIA A LECCE

Cultura e Oltre: Primo Convegno Nazionale di Astronomia e Astrologia


Siamo lieti di comunicare a tutti che Venerdi, alle ore 11.00, presso la Chiesetta di Santa Maria a Pozzuolo detta "Balsamo", in Via Pozzulo a Lecce, l'Associazione CULTURA e OLTRE, terrà la conferenza stampa di presentazione del Primo Convegno Nazionale di Astronomia e Astrologia sul tema: " Storia dell'Astronomia, dell'Astrologia e della Cosmogonia: Miti astrali greci e latini", alla presenza delle Autorità, degli Enti patrocinanti, degli illustri relatori che si avvicenderanno nel corso dell'importante manifestazione.

venerdì 2 settembre 2011

PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DI ASTROLOGIA E ASTRONOMIA A LECCE

   
PRIMO CONVEGNO DI ASTRONOMIA E ASTROLOGIA A LECCE


ASSOCIAZIONE CULTURA E OLTRE E PHOENIX DI LECCE, IN COLLABORAZIONE CON SALMOIRAGHI E VIGANO' DI SURBO, E CLARALUNA LECCE
Presentano il giorno 17 -18 Settembre 2011

Presso l’ex Convento dei Teatini a Lecce nella Sala Conferenze 1°Piano
in Via Vittorio Emanuele, e nel Chiostro per la visione della volta celeste,
con i telescopi offerti da SALMOIRAGHI E VIGANO' di SURBO


Il Convegno dal titolo:

“Storia dell’Astronomia, Astrologia e Cosmologia nel corso dei secoli. Miti Astrali Greci e Latini”.

Obiettivi: diffusione della cultura astrologica e astronomica nel corso del tempo
.
PROGRAMMA

17 Settembre2011
Sessione di Astronomia

Sessione della mattina
Ore 09.30
Iscrizione dei partecipanti

Ore 10.00
Ass. Alfredo Pagliaro
Messaggio di benvenuto

Loredana Ragosta
Apertura dei lavori

Ore 10.30/ 11.00
Dott. Alfredo Pagliaro
Cromoterapia: dal colore all’umore, dall’umore al benessere; dal benessere alla cura degli alimenti

Ore11.00/11.30
Prof. Achille Nucita
Cosmologia: lo studio dell'infinitamente grande

Ore 11.30
Coffee Break

Ore 12.00/ 12.30
Prof. Livio Ruggiero
Il Cannocchiale di Galileo. L’inizio dello sviluppo tecnologico dell’Ottica e dell’Astronomia Moderna

Ore 12.30/13.00
Prof. Sergio Fonti
La ricerca della vita extraterrestre


Sessione del pomeriggio

Ore 15.00/15.30
Prof. Dario Romito
Pianeti extrasolari: il punto


Ore 15.30/16.00
Prof. Maria Gabriella De Judicibus:
La Mitologia tra scienza e letteratura

Ore 16.00/16.30
Dr. Riezzo Giorgia
Dante e la conoscenza astronomica

Ore 16:30- 17:00
Tavola rotonda

Ore 17.00
Coffee Break


18 Settembre 2011
Sessione di Astrologia

Sessione della mattina

Ore 09.30
Iscrizione dei partecipanti

Ore 10.00/10:30
Loredana Ragosta
Apertura dei lavori

Paolo Crimaldi:
Astrologia, psicologia e reincarnazione:
una prospettiva a-temporale e a-aspaziale

Ore10:30/11:00
Nunzia Coppola Meskalila
Cosmogenesi degli elementi in Astrologia Karmica, secondo il Tantra

Ore11:00/11:30
Giuseppe Bezza
I fondamenti della previsione astronomica

0re 11.30
Coffee Break

Ore 12.00/ 12.30
Marco Fumagalli
Il sole sotto l’orizzonte: fasi ed effetti
di un’eclisse crepuscolare

Ore 12:30/13:00
Presentazione del software astrologico Phαsiς.


Sessione del pomeriggio

Ore 15:00/15:30
Fabrizio Corrias
Il Tema di Concepimento secondo
la Tradizione

Ore15:30/16:00
Claudio Cannistrà
Astrologia e astrologi nel novecento:
la rinascita dell’Arte

Ore 16:00/16:30
Massimiliano Gaetano
L’universo dello Zodiaco Lunare:
un microcosmo nel macrocosmo

Ore 16:30/17:00
Maria Carrassi
Il cerchio della salute

Ore 17:00/17:30
Coffee Break

Ore 17:30
Tavola rotonda e chiusura dei lavori.

Ore 21:00
Cena conviviale con i relatori
per chi volesse partecipare deve
prenotarsi presso la segreteria
organizzativa di Cultura e Oltre
tel. 389/4846233

mercoledì 20 luglio 2011

PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DI ASTROLOGIA E ASTRONOMIA A LECCE

ASSOCIAZIONE CULTURA E OLTRE
                             E PHOENIX  DI LECCE

 
 
      Presentano il giorno 17 -18 Settembre 2011
      

      Presso l’ex Convento dei Teatini a Lecce

                    

            Il Convegno dal titolo:

“Storia dell’Astronomia, Astrologia e Cosmologia nel corso dei secoli. Miti Astrali Greci e Latini”.


Obiettivi: diffusione della cultura astrologica e  astronomica nel corso del tempo.
 

Il convegno si svolgerà in due giornate: la prima viene dedicata all'astronomia; la seconda all'astrologia; in entrambe le serate l'Ottica Salmoiraghi e Viganò di Surbo, fornirà telescopi per poter osservare la volta celeste. 


ASTRONOMI:

Sergio Fonti

LA RICERCA DELLA VITA EXTRATERRESTRE

La possibile presenza di forme di vita al di fuori del nostro pianeta è un argomento che, negli ultimi anni, è passato dai racconti di fantascienza alla dignità di una disciplina scientifica ufficialmente riconosciuta: l’astrobiologia. In questo seminario saranno discusse le caratteristiche di questa nuova disciplina soffermandosi sulle condizioni necessarie per la nascita della vita, quale noi la conosciamo, sia sulla Terra che altrove nella nostra Galassia. Verranno inoltre analizzati alcuni dei siti, sia interni (in particolare Marte) che esterni (pianeti extrasolari) al nostro sistema solare, dove potrebbero esistere o essere esistite condizioni favorevoli per lo sviluppo di semplici forme di vita.

Achille Nucita

Cosmologia: lo studio dell'infinitamente grande

Negli ultimi anni, grazie a sforzi congiunti, i fisici moderni stanno acquisendo nuovi e, talvolta, sorprendenti dati che riguardano il nostro Universo. In questo seminario, partendo dalla storia della cosmologia, si descriverà la teoria più accreditata per poter descrivere l'Universo e come questa sia messa a dura prova dalle moderne osservazioni.

LIVIO RUGGIERO

Il Cannocchiale di Galileo. L’inizio dello sviluppo tecnologico dell’Ottica e dell’Astronomia Moderna.

Dopo brevissimi cenni alla storia dell’Astronomia antica e medievale, verranno illustrate sinteticamente  le teorie della visione e l’evoluzione degli strumenti ottici: occhiali, microscopi, cannocchiali e telescopi, macchina fotografica.

Dario Romito

PIANETI EXTRASOLARI: IL PUNTO
La ricerca di pianeti in orbita attorno ad altre stelle può esser condotta sia ricercando tracce di dischi proto planetari intorno alle stelle considerate, sia ricercando prove dell’esistenza di pianeti già formati. Ciò che in passato poteva solo essere immaginato (si pensi a Giordano Bruno), è ora verificato: dal 1995, anno della scoperta del primo pianeta extrasolare intorno ad una stella della costellazione di Pegaso, ad oggi, sono stati applicati tre diversi metodi di indagine ed il numero dei pianeti scoperti supera i 500, ma tale valore aumenta costantemente. Inoltre, il satellite Kepler lanciato nel 2009 ha già individuato altri 1235 possibili pianeti, portando così i ricercatori ad ipotizzare la presenza di milioni di pianeti in tutta la Via Lattea. Dunque, la formazione di un sistema planetario attorno ad una stella è ormai considerata la norma piuttosto che l’eccezione. Poiché i pianeti sono la sede fisica della vita, se presente, queste scoperte contribuiscono notevolmente alla ricerca esobiologica, cioè  alla ricerca scientifica di organismi extraterrestri.

Gabriella De Iudicibus:

La Mitologia tra scienza e letteratura.

Assessore Dott. Alfredo Pagliaro

Cromoterapia: dal colore all’umore, dall’umore al benessere; dal benessere  alla cura degli alimenti.

ASTROLOGI:

Paolo Crimaldi:

"Astrologia, psicologia e reincarnazione: una prospettiva a-temporale e a-aspaziale".

Il lungo percorso dell'anima e le sue implicazioni dal punto di vista caratteriale, letto attraverso il tema natale, è una strada maestra per arrivare all'individuazione del proprio Sé. Ogni persona ha un suo percorso, e poterlo conoscerlo è il primo passo per attuare il viaggio verso l'ampliamento della propria coscienza e aprirsi ad una dimensione spirituale.

Nunzia Coppola Meskalila

COSMOGENESI DEGLI ELEMENTI IN ASTROLOGIA KARMICA, SECONDO IL TANTRA

I cinque Elementi o Mahabhuta alla base della cosmogonia indicano il perenne e continuo ciclo di manifestazione della creazione. Le particelle, le cellule, gli atomi sono composti dai Mahabhuta che combinandosi in varie proporzioni, formano le specie viventi. Nell’essere umano, gli Elementi si manifestano attraverso i cinque sensi, a livello corporeo, emozionale, cognitivo e spirituale. Secondo i principi del Tantra, l’Astrologia karmica, tra gli altri obiettivi, incoraggia la consapevolezza e la gestione equilibrata degli Elementi. Così come appaiono combinati nel TN, i Mahabhuta sono forze interagenti tra la natura circostante, gli esseri viventi, i raggi planetari e l’universo. Durante l’intervento, sarà illustrata la struttura primaria degli Elementi, secondo i principi dell’Artha prapancha (il processo di evoluzione cosmica), partendo dalla loro manifestazione, sino alla loro combinazione in una carta astrale. 

Fabrizio Corias

"Il Tema di Concepimento secondo la Tradizione"

"La Tradizione indica nel Tema di Concepimento il riferimento basilare per l'analisi e la diagnosi iatromatematica di ogni genitura. La sua importanza, all'interno di una completa pratica astrologica, riguarda l'indagine ed il pronostico di eventuali gravi affezioni del corpo."

Massimiliano Gaetano

L’universo dello Zodiaco Lunare: un microcosmo nel macrocosmo.

La Luna con il suo moto ciclico e la sua forma apparentemente mutevole da sempre ha attirato lo sguardo e l’attenzione dell’uomo. Nelle tradizioni astrologiche, soprattutto quelle orientali, essa riveste un ruolo più importante rispetto a quello del Sole. Per secoli, molte popolazioni si sono servite delle sue fasi per misurare lo scorrere del tempo. Il suo percorso mensile porta la Luna ad attraversare una serie di costellazioni che costituiscono lo zodiaco lunare, un microcosmo formato da 28 stazioni o dimore, la cui influenza è paragonabile a quello dei 12 segni dello zodiaco solare o tropicale.

Marco Fumagalli

Il sole sotto l’orizzonte: fasi ed effetti di un’eclisse crepuscolare.

La teoria tolemaica delle eclissi si fonda sulla visibilità del luminare oscurato e ciò esclude di fatto tutte le eclissi che avvengono sotto l’orizzonte. Ma, nel caso di un’eclisse solare che si verifichi durante il crepuscolo, l’oscuramento del sole può produrre un’improvvisa e percepibile diminuzione della luce crepuscolare. Essa pertanto non va esclusa dal giudizio astrologico poiché il fondamento più importante della teoria antica è proprio la percepibilità del fenomeno luminoso. Inoltre, trattandosi di un fenomeno che ha un inizio, una centralità e una fine, esso va esaminato in tutta la sua durata e non solo nella fase di centralità. L’eclisse anulare di sole del gennaio 2010, esaminata dalla costa orientale del Giappone, sembra confermare queste ipotesi.

Presentazione del software astrologico Phαsiς.


Giuseppe Bezza

I fondamenti della previsione astronomica

Come nasce l'arte del prevedere dai moti del cielo? Se il prevedere poggia sulle apparenze dei fenomeni, quale realtà si cela dietro le apparenze? Se la conoscenza dei fenomeni apparenti non è possibile senza una matematica astronomica, è questo sufficiente per dire che siamo di fronte a un procedimento scientifico?
Inoltre, le apparenze dei fenomeni hanno molte varietà e coloro che le hanno osservate nel passato le hanno catalogate e distinte in varie classi. Ma questa catalogazione compiuta dall'uomo non è arbitraria? Non assomiglia piuttosto alla retorica del linguaggio? Possiamo rispondere a questi interrogativi?

Maria Carrassi

IL CERCHIO DELLA SALUTE
“ Un medico che non abbia nozioni di astrologia, non ha diritto di chiamarsi medico “ diceva 2500 anni fa Ippocrate.
Nel Medio Evo ci credevano tutti e anche nel 500 il grande Paracelso sosteneva che se il cosmo è lo specchio dell’uomo e l’uomo è lo specchio del cosmo, era logico utilizzare le segnalazioni astrologiche per la diagnosi e la scelta delle terapie.
Ancora C.G.Jung sosteneva che “ognuno di noi è nato in un determinato istante, in un determinato luogo, e come i vini d’annata possiede le qualità dell’anno e della stagione in cui è nato”
Cosa significa questo? Significa che ogni oroscopo natale mette in evidenza queste qualità, positive e/o negative segnalando quali sono gli organi più deboli, le malattie a cui la persona è predisposta e l’ereditarietà, le terapie efficaci e quelle meno, la possibilità di interventi chirurgici ecc.
Quello che si contesta all’astrologia è l’impossibilità di stabilire su piano scientifico la sua attendibilità, volendo con questo dire che se non ci può essere ripetitività, non ci può essere approccio scientifico.
Resta però il fatto che i risultati ci sono … forse non sappiamo spiegare il perché ma la scienza riesce sempre a dimostrare tutto?
Sicuramente no, eppure si fanno affermazioni su queste basi … bene anche l’astrologia su queste basi può dire molto e dare molto aiuto a chi ad essa si affida , si perché anche in questo campo come in tutti gli altri della nostra esistenza il segreto è solo uno … CREDERCI.

Claudio Cannistrà

Astrologia e astrologi nel novecento: la rinascita dell’Arte.

Per informazioni tel 389/4846233











mercoledì 20 aprile 2011

TERZO CONVEGNO INTERNAZIONALE DI ASTROLOGIA EDIZIONE 2011 A PERUGIA



 C.I.D.A. E ASSOCIAZIONE CULTURALE JAYAVIDYA
TERZO CONVEGNO INTERNAZIONALE DI ASTROLOGIA EDIZIONE 2011
LA PSICHE UMANA E LA VOLTA CELESTE
DOMENICA 3 LUGLIO, ORE 9:00/20:00

ORGANIZZAZIONE E DIREZIONE: MESKALILA NUNZIA COPPOLA - MODERAZIONE: DANTE VALENTE
PATROCINIO: COMUNE DI PERUGIA
MISSION: diffondere la buona astrologia, come strumento di consapevolezza e formazione al futuro; promuovere l'intercultura e il pluralismo astrologico, valutando le varie metodologie (antiche e moderne), come gioielli preziosi e differenti, deposti in uno stesso scrigno: la volta celeste.
REFERENTI IN ORDINE ALFABETICO
1.                    GRAZIA BORDONI – Astrologia moderna
PRENDIMI L'ANIMA: L'OROSCOPO COME VISSUTO PSICHICO
L’intreccio celeste che ci rappresenta e ci accompagna dal momento in cui veniamo alla luce, può essere letto su tre piani: il piano psichico, quello fisico e il destinico. Ogni singolo fattore del Tema Natale permette questi differenti livelli di lettura e di espressione, perciò rappresenta il nostro reale psichico e il nostro vissuto cosciente. Ogni Scuola o branca dell’Astrologia, secondo il proprio approccio e il modus operandi del proprio settore, privilegia un livello piuttosto che un altro. Resta, però, indubbio che l’analisi astrologica ci offre tutti gli strumenti necessari per leggere l’anima che il disegno davanti a noi così bene rappresenta e descrive … con tutti i rischi che quest’operazione comporta.
2.                    LIETTA CATONI – Astrologia uraniana
I DISORDINI DELLA PERSONALITÀ: DAL METODO D'INDAGINE DELLA SCUOLA DI AMBURGO ALLA RICERCA SPERIMENTALE DELLE FIGURE PLANETARIE
L’intervento inizierà con una breve nota storica sulla Scuola di Amburgo e i suoi pionieri. Vi sarà l’introduzione al Metodo Uraniano con il principio di simmetria, le figure planetarie e i transnettuniani. Seguiranno due esperienze in diretta sul modo d’interrogare l’oroscopo con il dial 90°, lo strumento per la raccolta delle figure planetarie. Prima esperienza - Domanda e risposta in diretta: " Che cosa accade a Perugia il 3 luglio 2011 alle h. 9.00 AM?".  Seconda Esperienza in progress: analisi specifica dei grafici, collaudata da due esempi pratici con Urano/Admetos, la figura planetaria dei disordini della personalità.
3.                    MESKALILA NUNZIA COPPOLA – Astrologia karmica
LA LUNA, LA MEMORIA E IL KARMA.
L'amigdala è la parte più antica del cervello, è la memoria emotiva preposta a registrare ciò che è stato causa di dolore. Ricordando, riusciamo a trovare strumenti di protezione e reazioni salutari. L’argentea Luna rappresenta la parte dell’organo mentale preposta al servizio di archiviazione emozionale che in un gioco di similitudine, associa l’esperienza corrente con gli accadimenti del passato: storie, melanconie, mistificazioni e intuizioni.  La memoria karmica è ricettacolo di emozioni e vissuti antichi che permeano il presente con un preciso ritmo. Nel TN karmico, l’insieme planetario della Luna indica il sistema di comparazione emotiva tra stimoli correnti ed esperienze passate, al fine di evitare, ridurre o trasformare la reiterazione di esperienze dolorosamente nocive.
4.                    DARBY COSTELLO – Astrologia psicologica
L'ANIMO UMANO HA BISOGNO DI BELLEZZA E GIOIA: COME COLTIVARE VENERE
L’animo umano sente un forte bisogno di bellezza e gioia, soprattutto nei tempi freddi e duri di Plutone in Capricorno. Tutti ereditiamo una posizione particolare di Venere alla nascita, tutti la viviamo e la sperimentiamo. In che modo conserviamo quest’energia planetaria nella nostra vita e in che modo integriamo i raggi luminosi di Venere celeste con le nostre energie interiori, man mano che ci avviamo alla vecchiaia? Tutti possiamo coltivare Venere e le sue funzioni. Il contadino si adopera per curare l’allottamento di terreno ereditato. Allo stesso modo, noi coltiviamo Venere,  affinché i tesori più preziosi siano distribuiti armoniosamente, durante la gioventù e poi goduti con tranquillità nella vecchiaia.  
5.                    LUISA DE GIULI –Matematica Stellare, Life Time Space Synthesis
LIFE TIME SPACE SYNTHESIS: IL CAMMIN DI NOSTRA VITA HA UN OROLOGIO
La matematica stellare coniugata alla “Sintesi della Vita nello Spazio e nel Tempo”, consente di entrare nel tempo con una tale precisione da poter definire il giorno degli avvenimenti e addirittura il minuto. La sintesi comprende tre Carte del cielo: l’Oroscopo di Nascita, l’Oroscopo delle Case e l’Oroscopo Karmico. Le scelte inevitabili celano un retroscena spirituale, perciò la datazione degli avvenimenti futuri ad esse collegate, fornisce previsioni utili a sostenere i punti di svolta della vita e a comprenderne il significato. Gli obiettivi della sintesi, attraverso previsioni esatte al minuto, sono la  piena realizzazione spirituale e la chiara definizione del compito da realizzare nella propria vita per accedere all’evoluzione personale.
6.                    LUCIA GANGHERI – Arte e Figure celesti
LE COSTELLAZIONI DI MIRO
“La notte, la musica e le stelle cominciarono ad avere una parte sempre più importante nei miei quadri”, affermò Joan Mirò. L’Arte è sempre stata la testimone delle trasformazioni che hanno caratterizzato la vita umana. Le Figure celesti che sovrastano la Terra sono una mirabile e naturale rappresentazione artistica. Contemplando il cielo stellato, Mirò creò la serie delle Costellazioni: ventitré piccoli dipinti che costituiscono una sezione di cielo multicolore. La visionaria interpretazione delle configurazioni astrali da parte dell’artista, ci aiuta a capire che le tendenze surrealiste del pensiero sono parti pregnanti dell’animo umano e illuminano le sue facoltà razionali, piuttosto che ottenebrarle.
7.                    DEBORAH HOULDING – Astrologia oraria
L'ASTROLOGIA ORARIA E IL POTERE DI CURA
L’astrologia oraria è molto più di una tecnica predittiva. La sua capacità di concretizzare verità derivanti dal passato, cela un valore aggiunto che mette in risalto la sua innegabile validità di cura della persona. Osservando il grafico come traccia visiva del problema da analizzare, noi apriamo un ventaglio di possibilità per il cliente, piuttosto che serrarci in una conclusione unica e inevitabile. In questo intervento, illustrando e commentando grafici recenti, unitamente al racconto dell'esperienza vissuta durante la consultazione, Deborah Houlding presenterà l’Astrologia Oraria come una potente tecnica capace di aiutare l'astrologo a prendersi cura dei clienti, accompagnandoli, attraverso il grafico e l'interazione diretta a superare le proprie paure e a implementare la fiducia nelle scelte per il proprio futuro.
                         LUNEDÌ 4 LUGLIO - Ore 10-13 (Optional)
Tavola rotonda e discussioni
Al Convegno seguirà una tavola rotonda con il Presidente Dante Valente, i Relatori disponibili e i partecipanti interessati

PRE-ISCRIZIONE AGEVOLATA (entro il 23 giugno 2011!)
La preiscrizione agevolata comprende la partecipazione per l’intera giornata (dalle ore 9 alle 20) e il CD degli Atti, consegnato, direttamente, in sala. Per le spese di amministrazione e organizzazione, è richiesta la libera erogazione di 20 (venti) Euro.

ISCRIZIONE ORDINARIA (dal 23 giugno al 2 luglio 2011)
Dal 23 giugno in poi, nell’iscrizione non sono compresi gli Atti. Per le spese di amministrazione e organizzazione, si richiede la libera erogazione di 20 (venti) Euro. Si potranno prenotare gli Atti con un contributo di 5 Euro aggiuntivi e riceverli in PDF, via e-mail, in data successiva al Convegno.


Per entrambe le iscrizioni, il contributo va versato sulla Postepay di
Nunzia Coppola: 4023 6005 9535 7494
Si prega di segnalare l’avvenuto pagamento all’indirizzo: associazionejayavidya@gmail.com


Segui il link per sapere Come arrivare a Perugia
Tel: 3383018220
Informazioni più dettagliate, unitamente al modulo di prenotazione e alle indicazioni logistiche, saranno pubblicate sui siti:

giovedì 3 marzo 2011

PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DI ASTROLOGIA A LECCE

                          PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DI ASTROLOGIA A LECCE
                                                      
                  ASSOCIAZIONE CULTURA E OLTRE
                             E PHOENIX  DI LECCE

 
 
      Presentano il giorno 17 -18 Settembre 2011
      

      Presso l’ex Convento dei Teatini a Lecce

                    

            Il Convegno dal titolo:

“Storia dell’Astronomia, Astrologia e Cosmologia nel corso dei secoli. Miti Astrali Greci e Latini”.


Obiettivi: diffusione della cultura astrologica e  astronomica nel corso del tempo.
 

Il convegno si svolgerà in due giornate: la prima viene dedicata all'astronomia; la seconda all'astrologia; in entrambe le serate l'Ottica Salmoiraghi e Viganò di Surbo, fornirà telescopi per poter osservare la volta celeste. Per informazioni e prenotazione sul convegno rivolgersi al numero 329/3531703.

giovedì 17 febbraio 2011

LE COSTELLAZIONI

Le Costellazioni

Dall’osservazione della volta stellata possiamo fare delle semplici osservazioni che sono all’origine delle concezioni astronomiche degli antichi e determinano ancora in larga misura le modalità con le quali il senso comune e il linguaggio ordinario si riferiscono ai fenomeni celesti. Una delle primissime distinzioni fatte nell’antichità è quella tra stelle erranti (il Sole, la Luna ed i pianeti del sistema solare) e stelle definite in erranti in quanto per la loro distanza dalla terra apparivano fisse all’osservazione ad occhio nudo. Le stelle in erranti, fin da epoche molto remote, venivano considerate in quanto immagini, figure stellate, asterismi, ovvero raggruppamenti di stelle. Esse formavano un’affascinante rappresentazione di personaggi e figure mitologiche che si è tramandata, con variazioni nei nomi e nei riferimenti a determinati miti, nelle principali grandi civiltà sviluppatesi in ogni parte della terra, dalla Mesopotamia, alla Cina, all’India, alla Grecia, all’interno della cultura araba e bizantina, nell’occidente latino, nelle culture nordiche, e così via.
Di una classificazione delle principali immagini o costellazioni troviamo molti riferimenti in opere letterarie. I greci, intorno al quarto - quinto secolo avanti Cristo, consideravano 48 costellazioni e 11 costellazioni zodiacali (poste sull’eclittica). Tolomeo ne parla diffusamente nel dodicesimo capitolo del primo libro del Quadripartito. Solo intorno al II secolo a.C. quelle che originariamente erano le stelle delle chele delle Scorpione diventano la costellazione zodiacale della Bilancia. Nel primo secolo avanti Cristo, Terenzio Varrone e Firmico Materno, menzionano una classificazione della “sfera barbarica”, che si rifà ad opere precedenti risalenti all’uranografia babilonese del terzo millennio prima di Cristo. La trattazione è una mito genesi, una spiegazione della nascita delle costellazioni e contiene una ripartizione più minuta delle caratteristiche delle singole stelle. Rispetto alla descrizione fatta da questi autori si rilevano alcune diversità in opere successive quali “Il cratere della Sapienza” di Croce ed il “Liber Hermetis” di Guido Pellegrino. Oltre le tante opere di autori del passato, in tempi recenti indichiamo un interessante lavoro, appena pubblicato, sulle origini caldee delle osservazioni astrologiche: “la Scrittura Celeste – la nascita dell’astrologia in Mesopotamia” di Giovanni Pettinato, edito dalla Mondadori. Fondamentale, utile e chiarificatore risulta il libro di recente pubblicazione “Le Dimore celesti,Segni e simboli dello zodiaco” di Giuseppe Bezza, Xenia edizioni, che parla anche dell’origine dello zodiaco e della sovrapposizione, presente già nel passato, – ma che nell’epoca attuale, nella conoscenza comunemente diffusa, ha creato travisamenti sul fondamento originario e sul valore interpretativo – del significato del segno zodiacale e della costellazione zodiacale o immagine stellata in prossimità dell’eclittica.
A questo proposito dobbiamo farci alcune domande. Cosa rappresentano i dodici segni zodiacali che oggi noi interpretiamo grandemente e che ruolo svolgono le stelle che, nei loro raggruppamenti, riconosciamo nel cielo notturno in forma di animali, di figure umane? Vi è una distinzione anche per quanto concerne l’interpretazione dei segni della cintura zodiacale e delle costellazioni?
“I primi osservatori del cielo diedero ai vari gruppi di stelle quei nomi che l’immaginazione spontaneamente suggeriva loroe pertanto la gran parte delle costellazioni dovette avere, almeno all’origine, una denominazione descrittiva, la quale, sovente, era mossa dalle necessità della coltivazione. Molte immagini ebbero, in questo modo, una denominazione descrittiva, sicché possiamo dire che esse sono naturalmente date. Prova ne è che a diverse costellazioni furono attribuite descrizioni analoghe da popoli primitivi senza contatto tra loro. In seguito vennero i miti e si aggiunsero considerazioni meteorologiche fondate sull’osservazione di asterismi o di singole stelle al loro levare o tramonto. Un’uranografia in forma compiuta, ricca in nomenclatura e in descrizione, si ritrova in società sviluppate, quali la Cina e la Mesopotamia. Dalla Mesopotamia, poi, essa si diffuse in tutto il Medio Oriente e in Grecia” (Giuseppe Bezza, Le Dimore celesti, pag. 3).
“Lo zodiaco nasce come una cintura intessuta di gruppi di stelle. Nell’uranografia greca composta di 48 costellazioni, questa cintura comprende le stelle dell’Ariete, del Toro, di Orione, del Cancro, del Leone, della Vergine, del Corvo, dello Scorpione, di Ofiuco, del Sagittario, del Capricorno, dell’Acquario, dei Pesci, della Balena. Escluse le stelle di Orione, del Corvo di Ofiuco e della Balena, che sono comprese solo parzialmente nella cintura, rimangono undici asterismi. Tuttavia già in Babilonia le pinze dello Scorpione costituivano un’immagine indipendente, chiamata in accadicozibanitum, Bilancia, o meglio, i piatti della bilancia, forse perché le sue due stelle maggiori (α e β Librae) si levano quasi simultaneamente, suggerendo un’idea di equilibrio. In Grecia queste stelle formarono dapprima le chele (chelai) dello Scorpione o i piatti della bilancia (zygoi) e solo in un secondo tempo, con Ipparco, nel II secolo a.C., abbiamo la forma singolare zygos, Bilancia.
Vi sono pertanto dodici costellazioni nella cintura zodiacale,simili in numero e nome alle dodici sezioni di 30 gradi. Queste costellazioni in quanto immagini dipinte nel cielo (zodia), hanno una figura ed una dimensione stabilite ed immutabili. Parimenti fissa e inalterabile è ciascuna delle dodici parti dello zodiaco matematicamente determinato: dell’immagine dell’Ariete, la prima stella è sempre l’orientale sulle corna, l’ultima è l’estrema sulla coda, mentre, della prima parte dello zodiaco matematico l’inizio è sempre l’equinozio vernale, la fine il trentesimo grado da esso. Se quindi immaginiamo due zodiaci, l’uno stellato o siderale, l’altro matematico o tropico, dobbiamo ritenerli entrambi fissi e permanenti in quanto alle porzioni che li compongono. Trattiamo ora, per prima cosa, del secondo zodiaco. E’ questo un circolo massimo della sfera celeste che, intersecando l’equatore in due punti opposti, è da esso diviso in due parti uguali, delle quali l’una tende verso il settentrione, l’altra verso il mezzogiorno. Lungo lo zodiaco si muovono, incessantemente, in virtù del loro moto apparente, il Sole, la Luna e i cinque pianeti percebili alla vista. Il moto apparente del Sole, in particolare, avviene precisamente lungo questo circolo, senza mai deviare, ma descrivendone la linea mediana. Questa è detta eclittica poiché, quando la Luna si unisce o si oppone al Sole giacendo su questa linea, produce un’eclissi ovvero la luce di uno dei due luminari (Sole e Luna) manca e vien meno (ekleipei). Quanto alla Luna e ai pianeti, si muovono secondo loro particolari orbite che deviano dall’eclittica ora verso settentrione, ora verso meridione. Procedono dunque con moto spiraliforme ora intersecando l’eclittica, ora allontanandosene fino a certi limiti definiti e quando transitano per l’eclittica si dice che sono nel loro nodo, alla loro massima elongazione nel loro ventre, boreale o australe.
Fu pertanto concepita una fascia o cintura zodiacale, delimitata da due circoli minori paralleli all’eclittica, per comprendere le orbite di tutti i pianeti” (Le Dimore celesti, pagg. 5 e 6).
“Il circolo zodiacale è diviso in 360°, numerati a partire da quell’intersezione dell’eclittica con l’equatore che segna l’equinozio di primavera e si divide in dodici sezioni, ciascuna delle quali comprende 30 gradi. E così come il circolo zodiacale è una pura entità matematica ed astratta, allo stesso modo i dodici segni, che provengono da una sua divisione, sono entità immaginarie ed astratte. Quando il circolo zodiacale fu diviso in dodici settori uguali di 30 gradi ciascuno, il termine zodion passò a designare anche ciascuna di queste porzioni ed altresì un arco di 30 gradi di un qualsiasi circolo della sfera. Queste accezioni di zodion, che troviamo in Grecia a partire da Ipparco, furono accolte dagli autori di astronomia e di astrologia sia greci, sia latini. Pertanto, nei primi secoli avanti la nostra era, abbiamo tre diverse accezioni tecniche di zodion e di signum, cronologicamente così disposte:
a. un’immagine celeste, ovvero un gruppo di stelle che formano una costellazione;
b. una delle dodici porzioni dello zodiaco matematico;
c. un arco di 30 gradi assunto nella sfera celeste, come unità di misura.
Di fronte all’ambiguità del termine, Tolemeo nell’Almagesto, quando tratta delle ascensioni delle dodici porzioni dello zodiaco matematico, si sente in dovere di avvertire il lettore: “Noi ci serviremo dell’uso improprio di dare il nome delle immagini (zodia) alle dodicesime porzioni (dodekatèmoria) del circolo obliquo”. Qui Tolemeo non vuole dire che accoglie il nome di zodion a indicare ciascuna dodicesima porzione (dodekatèmorion) dello zodiaco matematicamente definito, ma che cede alla consuetudine ormai comune di denominare i dodecatemori dello zodiaco secondo i nomi delle immagini celesti, ovvero di nominare Ariete il primo, Toro il secondo, Gemelli il terzo e così via. La polivalenza semantica del termine greco zodion e del latino signum si è mantenuta lungo tutto l’arco della letteratura astrologica e permane ancora oggi. Essa ha dato occasione ad errori gravi, contro i quali si scagliava ancora, sul finire del XVI secolo, Valentino Nabod nelle sue Istituzioni astronomiche. Nel prosieguo dell’esposizione, per semplicità, intenderemo con il termine segno il dodecatemorio dello zodiaco matematicamente definito, con immagine o costellazione il segno composto di stelle.” (G. Bezza, Le Dimore celesti, pagg. 7-8).

Principali distinzioni
Le costellazioni, sono figure di varia forma costituite da raggruppamenti di stelle che hanno ognuna delle caratteristiche e indicano una qualità, desunte dal loro colore, dalla loro facilità o difficoltà di visione ad occhio nudo (o comunque con strumenti rudimentali rispetto a quelli odierni), e così via. Le dodici costellazioni nella cintura zodiacale, poste in vicinanza dell’eclittica, – lo zodiaco stellato o siderale – abbiamo visto che sono simili in numero e in nome alle dodici sezioni di 30 gradi dello zodiaco matematico o tropico. L’originaria coincidenza della costellazione, quindi delle stelle dell’immagine dell’Ariete, in prossimità dell’equinozio di primavera, con i 30° della prima delle dodici porzioni dello zodiaco matematico o tropico (che altro non è che la suddivisione dei dodici mesi dell’anno solare) non è più presente. Pertanto, si osserva l’azione e la qualità di quelle medesime stelle a seconda della loro posizione attuale, che, per lo slittamento generato dal fenomeno della precessione degli equinozi, risulta spostata di quasi un segno. Questo significa che per buona parte del segno zodiacale (dodecatemorio) dell’Ariete, in questa porzione della cintura zodiacale, vi sono attualmente le stelle della costellazione dei Pesci, analogamente il segno zodiacale del Toro contiene buona parte delle stelle della costellazione dell’Ariete e così via per tutti gli altri segni zodiacali.
Vi sono vari modi per distinguere fra loro le costellazioni in base alle loro caratteristiche. Tolemeo propone una distinzione in due grandi gruppi delle costellazioni zodiacali:
A) I terrestri, che sono l’Ariete, il Toro, i Gemelli, il Leone, la Vergine, lo Scorpione, il Sagittario e la prima parte del Capricorno. I terrestri a loro volta si dividono in:
- antropomorfi: Gemelli, Vergine, prima parte del Sagittario e Acquario;
- quadrupedi: Ariete, Toro, Leone, seconda parte del Sagittario, prima parte del Capricorno. I quadrupedi si suddividono in ferini: Leone, seconda parte del Sagittario; domestici: Ariete, Toro e prima parte del Capricorno
- rettili: Scorpione.
B) Gli acquatici:
- acquatili: Cancro e Pesci in quanto sono interamente nell’acqua;
- parzialmente acquatici: la seconda parte del Capricorno a causa della coda, l’Acquario per la zona della cascata dell’acqua che si versa nel fiume Eridano;
- fluviali: l’Acquario ed i Pesci;
- marini: il Cancro ed il Capricorno.
Negli scritti spesso i giudizi non chiariscono se ci si sta riferendo alla costellazione zodiacale od al segno immateriale dello zodiaco. In questo caso i giudizi si fondono e descrivono entrambi.
Per costellazioni terrestri Tolemeo non si riferisce ai segni zodiacali di terra, i “beodes”, ma agli “ifersaia”, coloro che si muovono sulla terra. Più in generale, le costellazioni sono rappresentazioni degli “umani”, che si muovono sulla terra oppure no, degli “alati”, che sulla terra non si muovono, degli “acquatici” (i pesci). Dei terrestri, parte sono umani e parte no. Tutti quelli che si muovono sulla terra, che non sono umani, sono il Leone, l’Ariete, il Capricorno, lo Scorpione. Per il Sagittario la prima parte è umana e significa qualcosa che avviene agli uomini, la seconda, la parte delle stelle che descrivono la bestia, il centauro,è terrestre e significa qualcosa che avviene agli animali. I Pesci sono acquatici, l’Acquario è umano, la Bilancia corrisponde alle sue origini alle stelle che costituivano le chele dello Scorpione.
Quando parliamo di “immagini terrestri” più comunemente intendiamo le costellazioni terrestri ad esclusione degli umani. Le immagini terrestri quadrupedi, Leone, Ariete, Toro, indicano qualcosa che si verifica negli animali corrispondenti: bovini, ovini, suini e così via.
Sempre tra le terrestri vi sono le costellazioni a forma di animali striscianti, serpenti e simili; le costellazioni ferine degli animali selvaggi nocivi al genere umano, come ad esempio il Leone ed il Lupo. Inoltre, “le costellazioni di animali domestici, in quelli utili e mansueti che giovano alla fertilità della terra, secondo le forme di ciascuna, quali cavalli o buoi o pecore e simili” (Tolemeo, Quadripartito).
Tra le terrestri quelle settentrionali venivano collegate soprattutto a fenomeni quali i terremoti repentini, le meridionali venivano collegate alle inondazioni, “gli scrosci d’acqua inopinati”.
Tra le costellazioni alate, abbiamo la Vergine, in quanto figura umana fornita di ali, il Cigno, l’Aquila, il Sagittario, che sovente viene descritto con il manto che svolazza e che nell’iconografia babilonese viene rappresentato con le ali, e simili. Esse “producono eventi che riguardano gli esseri alati, soprattutto quelli che son cibo per gli uomini, in quelle natanti, tra gli animali acquatici e i pesci. Delle costellazioni che son del mare, quali il Cancro, il Capricorno e il Delfino, tra gli animali del mare, ed inoltre, riguardo la navigazione, in quelle fluviali, quali l’Acquario e i Pesci, ai fiumi e alle fonti, ma riguardo ad entrambi i generi, nella costellazione di Argo” (Tolemeo, Quadripartito).

La rappresentazione indiana del Capricorno è un coccodrillo che esce dal mare e che ha zampe e coda che non sono del coccodrillo. La raffigurazione tradizionale greca è quella di un capro che nella sua parte finale ha una grande coda squamosa di pesce. La costellazione dei Pesci è costituita dalle stelle dei due pesci e da un gruppo di piccole stelle “il filo dei pesci” che rappresenta un fiume. Allo stesso modo, l’Acquario è fluviale perché, le stelle della “cascata d’acqua” si rovesciano come acqua e vanno nel fiume.
Sempre Tolemeo, riferendosi più specificatamente ai segni zodiacali, dice che le stelle: “se si trovano in segni tropici (segni cardinali) od equinoziali (Ariete e Bilancia), indicano di norma i significati meteorologici che riguardano il clima e le stagioni ad essa corrispondenti. Nondimeno indicano, propriamente, quanto cresce sulla terra. E se sono presso l’equinozio primaverile riguardano la germinazione degli alberi da frutta, quali la vite, il fico e quanto giunge a maturazione in quel tempo. Presso il solstizio estivo la raccolta e l’immagazzinamento delle messi, ma in Egitto concerne in particolare la crescita del Nilo. Presso l’equinozio autunnale riguardano la semina, il foraggio e simili. Presso il solstizio invernale gli ortaggi e le specie di uccelli o pesci che abbondano in quel tempo. Inoltre, i segni equinoziali appaiono quale sintomo riguardo ai riti sacri e al culto degli dei; i tropici al mutamento del clima e al cambiamento delle consuetudini politiche; i solidi (segni fissi) alle fondamenta e alle costruzioni; i bi corporei (segni mutevoli) agli uomini e ai re”.
I segni equinoziali (Ariete e Bilancia) sono la sede dell’esaltazione del Sole e di Saturno, sono connessi al sacro ed al culto degli dei. I segni solstiziali (Cancro e Capricorno) sono la sede dell’esaltazione di Giove e di Marte, sono connessi alle consuetudini sociali, alle leggi e alla vita pubblica.
Ai fini della interpretazione delle eclissi e la previsione di eventi di carattere generale, quali le variazioni del tempo, i terremoti, le inondazioni, nella letteratura (Angelicus, Laurentianus) si elencano alcune stelle: le Pleiadi, Aldebaran e le Iadi, le stelle delle parti boreali dei Gemelli, Apollo ed Eracle (denominate anche Castore,  il molto brillante, e Polluce, il bianco splendente), del Cancro la Greppia e gli Asini, dello Scorpione la zona del pungiglione (M7),la nebulosa e Antares, dell’Acquario le stelle della cascata d’acqua (ψ 1-2-3 Aquarii).
Tra le costellazioni rivestivano un ruolo importante anche le “nebulose” o “nebule”, che solo in parte corrispondono alle stelle che nei tempi attuali sono definite astronomicamente nebulose. Le nebule sono caratterizzate da una difficoltà di risoluzione visiva. Da questo nell’antichità si traeva la conseguenza che così come la stella ha un velo che la copre e che non consente una visione limpida della stessa, in egual misura offusca e toglie limpidità alla qualità delle caratteristiche insite. Secondo questa concezione alcune stelle nebulose e tutta la via lattea, laddove interessavano il significatore del corpo fisico, venivano ritenute nocive e significatrici di un danneggiamento alla vista.
A questo scopo si osservava, al momento della nascita, l’eventuale unione alla Luna di alcune stelle quali la Greppia – la nebulosa del Granchio -, le Pleiadi – le stelle del Toro -, la freccia del Sagittario, il pungiglione dello Scorpione, le parti del Leone presso la chioma di Berenice, l’Urna dell’Acquario. La via lattea, in senso generale, si riteneva che sul grado dell’ascendente, potesse indicare un “turbamento” dell’animo dell’individuo e concorrere alle condizioni che si osservavano per i disturbi della vista. Tra le parti del cielo in cui la via lattea interseca l’eclittica vi sono i gradi da 22° Gemelli a 4° del Cancro; da 15° a 22° del Sagittario; da 5° a 8° del Capricorno.
Connesse invece ai disturbi cardiaci venivano considerate le stelle insigni, le stelle brillanti denominate cuore della costellazione. In particolare, tra le maggiori abbiamo il cuore della costellazione del Toro, la stella Aldebaran (l’occhio del Toro); della costellazione del Leone, la stella Regolo (il cuore del Leone);della costellazione dello Scorpione, la stella Antares (il cuore dello Scorpione).
In più opere vengono menzionate le stelle azemena ritenute pericolose per la salute fisica: il gruppo delle Pleiadi e Aldebaran, la Greppia (Praesepe) e gli Asini (Aselli), Denebola (cauda Leonis), la chioma di Berenice (Comae Berenicis),le stelle della fronte dello Scorpione (β, δ, κ), delle zampe (ν Scorpij) e del pungiglione (M7), la freccia del Sagittario (nebula M8), l’occhio del Sagittario (ν1, ν2Sagittarij), la coda del Capricorno (spina Capricorni: ε – κ), l’Urna dell’Acquario(ψ 1-2-3 Aquarii: lo scroscio d’acqua).