giovedì 12 agosto 2010

astrologia: scienza o superstizione



scienza o superstizione?
di Pippo Palazzolo



Che cos’è l’astrologia?

Da oltre quattro millenni l’uomo osserva sistematicamente il cielo, traendone regolarità e analogie con gli eventi terrestri, con il duplice scopo di rassicurarsi e di prevenire le difficoltà che, inevitabili, gli si presentano. Dalla Mesopotamia alla Grecia, dal mondo romano a quello arabo, dal Rinascimento alla crisi dell’Illuminismo, dalla rinascita dell’Ottocento all’attuale diffusione, l’astrologia è un fenomeno culturale dal quale qualsiasi storia della civiltà non può prescindere, indipendentemente dal giudizio che se ne possa dare sui suoi fondamenti teorici e sulla sua pratica (cfr. E. Garin, Lo Zodiaco della vita, ed. Laterza).
La più importante sistemazione del corpus teorico astrologico la dobbiamo a Claudio Tolomeo,

Claudio Tolomeo
che nel suo “Tetrabiblos” attua anche la prima distinzione tra “astronomia”, scienza certa del movimento degli astri, e “astrologia”, scienza, non ugualmente esatta, del rapporto tra i fenomeni celesti descritti dall’astronomia con la vita sulla Terra. Tolomeo, diversamente da quanti fanno perentorie previsioni ancora oggi, sapeva bene che le ipotesi astrologiche sono sì probabili, ma non certe, dato che si applicano ad un soggetto complesso, quale è l’uomo. Eppure in quei primi secoli dopo Cristo, la fiducia nel responso degli astri era talmente forte da obbligare i Padri della nascente Chiesa cattolica a pronunciarsi in difesa del “libero arbitrio” rispetto alle “inclinazioni degli astri”, comunemente accettate (“astra inclinant, non necessitant”, S. Tommaso d’Aquino).


S. Tommaso d'Aquino

Nella storia dell’astrologia il momento più oscuro è probabilmente l’Illuminismo, almeno in certi suoi eccessi “scientisti”, che portarono alla negazione pregiudiziale di qualsiasi teoria non basata sulla verifica della scienza sperimentale galileiana. L’astrologia, cacciata dalle Università, rimase, con tante deformazioni, negli almanacchi per i contadini, nelle frammentarie conoscenze “occulte” di sedicenti maghi e fattucchieri, o élitaria conoscenza riservata a ristrette cerchie di esoteristi. La rinascita avviene grazie al diffondersi delle teorie teosofiche e alla rivalutazione delle discipline sapienziali, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Si tratta ancora di un’astrologia piena di residui medievali, con una forte componente deterministica, figlia della cultura dominante che vede nella legge meccanicistica di causa ed effetto una delle leggi fondamentali della vita.
Sarà necessario attendere Carl Gustav Jung (cfr. C.G. Jung, La sincronicità, ed. Boringhieri), per liberare gli astri e l’uomo da questo rapporto di dipendenza, recuperando la dimensione simbolica di questa disciplina e rendendo l’individuo libero di vivere la sua costellazione interiore secondo le proprie valutazioni.
Una bella definizione dell’astrologia mi sembra quella data recentemente da Liz Greene: “L’astrologia è un sistema simbolico. E’ una lente che utilizza un genere particolare di immagini o modelli simbolici, per dare un senso a modelli di vita più profondi che sarebbe, altrimenti, difficile comprendere a livello intellettuale." (cfr. L. Greene, in Linguaggio Astrale n.128/2003, ed. CIDA).

Basi astronomiche dell’astrologia

Visti dalla Terra, i pianeti del sistema solare sembrano ruotare intorno a noi lungo una fascia, lo Zodiaco, che circonda simbolicamente il globo terrestre.


La fascia zodiacale

Questa visione “geocentrica” è solo uno degli innumerevoli punti di osservazione del sistema solare: dalla Luna avremmo un’altra rappresentazione, come pure da Marte o dal Sole.

Il sistema solare (rappresentazione eliocentrica)

Eppure, gli astronomi rimproverano agli astrologi di ostinarsi ad usare un punto di vista “geocentrico”, come se ciò fosse dovuto all’ignoranza rispetto al modello copernicano! Vorrei chiedere loro quale sarebbe l’utilità di una rappresentazione del sistema solare visto dal Sole: noi abitiamo forse lì? Quindi, noi manteniamo la visione geocentrica, per il semplice fatto che la nostra vita, le nostre esperienze, si svolgono su questo pianeta, qui confluiscono e si imprimono nel nostro animo le immagini e i simboli che osserviamo in un cielo stellato… Inoltre, è importante tener presente che l’infinita varietà di rapporti angolari fra i pianeti (armonici, dissonanti, consonanti), avvengono avendo come punto focale l’individuo, nel suo esistere in un dato luogo e in un dato tempo.
L’astrologia ci permette di ricostruire la “qualità del tempo” in cui avviene un evento, un inizio, sia esso una nascita, la fondazione di una città o la semplice messa a dimora di una piantina.

Per farlo, utilizziamo gli strumenti dell’astronomia, ricostruendo esattamente la situazione del sistema solare, visto dal luogo in cui si svolge l’evento e in quel preciso momento. Disegniamo quindi il Sole, la Luna e il cerchio dello Zodiaco, con i pianeti da Mercurio a Plutone, nel cerchio delle “case”, i dodici settori in cui dividiamo la volta celeste vista dalla Terra, da un preciso punto.

Carta del cielo

Gli elementi oggettivi di un tema di nascita sono dunque:
• Posizioni planetarie del sistema solare
• Posizioni dei pianeti da un preciso punto del globo terrestre (luogo di nascita)
• Distanze fra i pianeti espresse in angoli.

Partendo da tali elementi, l’astrologo elabora la propria analisi, tenendo conto dei principi della disciplina e del contesto sociale e culturale in cui le potenzialità espresse nella carta del cielo si sviluppano. Soltanto a quel punto, l’astrologo potrà avanzare delle ipotesi realistiche relative al carattere, al temperamento, alle predisposizioni e alle capacità dell’individuo a cui si riferisce il tema.

Astrologia e legge di sincronicità

Anche se non tutti gli astrologi condividono tale teoria, una delle spiegazioni più logiche del perché l’astrologia “funzioni”, nonostante la sua apparente irrazionalità, è il principio o legge di “sincronicità”, formulato da Carl Gustav Jung.

Carl Gustav Jung
Nel suo saggio “Sulla sincronicità”, Jung spiega le basi delle diverse forme di divinazione con un’unica legge, fino a quel momento sconosciuta, che poteva consentire di superare il meccanicismo del diffuso e accettato principio scientifico della “causa ed effetto”. Egli afferma che non tutti i fenomeni connessi hanno un rapporto per il quale uno è causa dell’altro. Due fenomeni possono, invece, essere in relazione di “significato”, non causale, e di “sincronicità”. Così, se io osservo il volo degli uccelli per trarre gli auspici relativi all’andamento di una battaglia in corso a mille miglia di distanza, quel fenomeno non è causa di qualcosa, ma semplicemente, la indica, ne è un “significatore”. Allo stesso modo, le posizioni planetarie al momento della nascita di un individuo, non lo “influenzano” in qualche strano modo, ma semplicemente ne indicano la “natura”: “Come è in alto, così è in basso” (“Tavola smeraldina”, Ermete Trismegisto).




Le ricerche scientifiche in Astrologia

Negli ultimi decenni si sono moltiplicati i lavori di ricerca in campo astrologico, metodologicamente sempre più corretti. Ciò ha spinto uno scienziato del livello di Hans J. Eysenck a dare vita ad una Commissione internazionale per l’analisi delle Ricerche Obiettive in Astrologia (C.O.R.A.). Tale Commissione si è data il compito di vagliare le più significative ricerche condotte con metodo scientifico in campo astrologico. Un ottimo risultato del lavoro di Eysenck e del suo collega Nias è il saggio “Astrologia:scienza o superstizione”4 , del quale sono debitore per il titolo che ho dato a questa conferenza. Gli autori, con obiettività e rigore scientifico, analizzano numerose ricerche prodotte in campo astrologico, al fine di dare una risposta alla domanda se l’astrologia si possa considerare una scienza o meno.


Hans J. Eysenck
Con molta onestà, la conclusione dei due scienziati è che, allo stato attuale delle ricerche, non sia possibile dare una risposta certa: non si può affermare, senza un ragionevole dubbio, né che essa sia del tutto valida, né che sia del tutto infondata.
Fin qui arriva la voce del mondo scientifico più rigoroso. Per andare oltre, per comprendere il messaggio astrologico, è necessario, a questo punto, fare un salto qualitativo, usare “l’intelligenza del cuore”.

Astrologia: l’arte di interpretare i segni celesti

L’interpretazione di un tema di nascita è qualcosa di complesso, in cui confluiscono anche elementi scientifici, quali quelli astronomici. Soprattutto, una seria difficoltà è costituita dalla presenza, nello stesso tema, di significati contrastanti. Facciamo un esempio: un soggetto che abbia il Sole in Ariete e l’Ascendente in Capricorno, verrà considerato, per la sua natura solare, impulsivo e generoso, incostante e temerario, e, al tempo stesso, per la natura dell’Ascendente, prudente, schivo, riflessivo e tenace. In effetti, tali caratteristiche (ed altre ancora!) saranno presenti nella sua personalità: compito dell’astrologo è valutare il peso di ciascun elemento e integrarlo nella struttura complessiva della personalità.
E’ evidente che si tratta di un lavoro in filigrana, di sfumature, percezioni, intuito: in una parola, un’opera d’arte!
Ogni astrologo darà la sua personale lettura dello “spartito” rappresentato dal cielo di nascita di un soggetto, diversa, in misura maggiore o minore, da quella di ogni altro astrologo, eppure ugualmente valida, partendo tutti da una comune base oggettiva, che è il tema natale.
Ma perché dovremmo conoscere la nostra carta del cielo? Credo che uno dei motivi sia la possibilità di confrontarsi con le proprie costellazioni interiori: l’astrologia è una delle vie che possono favorire una più profonda conoscenza del proprio mondo interiore, dei propri simboli, dei propri miti, al di là delle convinzioni più o meno fondate che il mondo esterno ci fa sorgere.
L’astrologia, a condizione di non scivolare nel determinismo, ci può rendere più consapevoli delle forze che ci muovono e, quindi, più liberi.

lunedì 31 maggio 2010

case astrologiche


Lo studio delle 12 Case dello Zodiaco è fondamentale per la compilazione del tema astrale. Esaminando la posizione dei pianeti e dei segni nelle rispettive case si ricavano moltissime informazioni sul carattere e le attitudini della persona. L'influenza delle case è riferita agli influssi esterni, così come l'influenza dei segni è riferita alle qualità intrinseche di una persona. Ariete, il primo segno dello Zodiaco, governa la Prima Casa, il Toro la Seconda, e così via fino a completare la Ruota zodiacale. A seconda della data, dell'ora e del luogo di nascita, i diversi segni possono trovarsi in ciascuna delle 12 case, conferendo particolari qualità al soggetto.
La prima casa si trova sull'Ascendente e influenza più significativamente la nostra personalità. La Settima casa si trova sulla linea del Discendente ed influenza la sfera affettiva e le nostre relazioni.
LA PRIMA CASA - dell'Ariete e di MarteParole chiave: Motivazione psicologica, benessere
E' la casa più importante del tema natale perché segna l'Ascendente; è in questa casa che si rivelano la personalità, la salute e il benessere, insieme alle attitudini e al temperamento.Un pianeta in prima casa ha una potente influenza sulla personalità, connotando in maniera significativa sia le caratteristiche dell'Ascendente, sia ciò che riguarda la casa stessa.
LA SECONDA CASA - del Toro e di VenereParole chiave: Possesso, sentimenti
La seconda casa ci parla delle attitudini verso la sicurezza, il possesso, come affrontare il rapporto con il partner. A secondo del pianeta che transita in questo casa può succedere che la persona amata o un bambino siano considerati come una proprietà.
LA TERZA CASA - dei Gemelli e di MercurioParole chiave: Fratelli, sorelle, trasporti, ambiente, studi inferiori
E' la casa dei parenti più prossimi; dà informazioni circa gli studi, sul tipo di lettura che più ci appassiona, la capacità di comunicare, i rapporti quotidiani, l'ambiente in cui si vive. La terza casa è in relazione all'uso della parola, può essere usata per comprendere in che modo un individuo ha la possibilità di esprimersi pienamente.
LA QUARTA CASA - del Cancro e della LunaParole chiave: Casa, ambiente domestico, genitori
Qui ci addentriamo nel regno del focolare domestico e il ruolo dei genitori è messo a fuoco. Attraverso questa casa osserviamo il modo in cui è vissuto il rapporto con la famiglia; emergerà il modo in cui il bambino vede i genitori ed il rapporto con ciascuno di essi. La quarta casa ci parla anche del luogo d'origine LA QUINTA CASA - del Leone e del SoleParole chiave: Creatività, piacere, figli, amori, assunzione di rischi, il padre
Si tratta della casa della creatività, non necessariamente legata all'arte; può esprimersi anche attraverso semplici abilità come ad esempio cucinare o badare alla manutenzione dell'auto.In questa casa si legge l'attitudine ad essere madre o padre, l'istinto materno e paterno, la capacità di procreare e di essere genitore; essa si occupa del rapporto che i genitori hanno con i figli. In questa casa vivace e positiva scoprirete anche il modo in cui si manifestano gli istinti affettivi. I pericoli inerenti alla quinta includono l'eccessivo ottimismo e la sfrontatezza.
LA SESTA CASA - della Vergine e di MercurioParole chiave: Salute, alimentazione, attività fisiche e ricreative, lavori quotidiani
Questa è la casa della salute, dell'alimentazione e delle attività fisiche; ha perciò un'influenza rilevante sul nostro benessere in senso lato. Da questa casa è possibile capire se una persona è disciplinata e sistematica, se è schiava delle abitudini o vittima della propria disorganizzazione.
LA SETTIMA CASA - della Bilancia e di VenereParole chiave: Associazioni, relazioni, matrimonio
Questa è la casa dei rapporti affettivi. La settima casa, sinonimo di impegno, riflette uno dei più radicati bisogni di una persona, quello cioè di unirsi a un'altra; indica perciò quale tipo di partner cerca il soggetto e, dato il rapporto simbolico di questa casa con la Bilancia, fornisce informazioni circa l'equilibrio nelle relazioni, quanto queste siano necessarie, e quanto il soggetto sia autonomo o dipendente.
L'OTTAVA CASA - dello Scorpione e di PlutoneParole chiave: Sesso, eredità, investimenti
L'ottava casa si riferisce ai beni ricevuti in eredità: è inoltre la casa della ricerca interiore, e indica la disposizione dell'individuo nei confronti della morte e dell'aldilà.L'ottava è la casa della forza vitale, dove tutti gli istinti, compreso quello sessuale, sono messi a fuoco; la tradizione afferma che è anche la casa del crimine, della ricerca scientifica e delle qualità investigative.
LA NONA CASA - del Sagittario e di GioveParole chiave: Studi superiori, lunghi viaggi, ideali, sogni, sfide
La nona casa riguarda gli studi superiori, la capacità di comunicare e di estendere le facoltà della mente; qui conosciamo quale visione del mondo ha l'individuo, se idealista e filosofica, e le sue opinioni su argomenti di tipo spirituale. In pratica è alla nona che dobbiamo guardare quando esaminiamo il caso di un abbandono scolastico o la decisione di proseguire gli studi o se ci viene posta una domanda su un viaggio.
LA DECIMA CASA - del Capricorno e di SaturnoParole chiave: Aspirazioni e ambizioni
Questa è la casa delle aspirazioni e dell'autorità, ovvero come esercitiamo tale ruolo quando ci viene delegato; pone l'accento sulle condizioni sociali di un individuo, sui valori della famiglia, la tradizione, il senso del dovere e tutto ciò che è al di fuori del focolare domestico.
L'UNDICESIMA CASA - dell'Acquario e di UranoParole chiave: Vita e coscienza sociale, obiettivi, amici
Qui troviamo rappresentati gli amici e la vita sociale, gli obiettivi riguardanti la propria vita, la sensibilità alla sofferenza del mondo che ci circonda e ai problemi ecologici. Non è una casa molto potente, ma aggiunge una dimensione in più quando si osserva la personalità di qualcuno in rapporto agli altri.
LA DODICESIMA CASA - dei Pesci e di NettunoParole chiave: Solitudine, isolamento, fede, istituzioni
E' la casa della fuga dalla realtà e dell'isolamento; collegata per tradizione agli ospedali e alle prigioni. Governa tuttavia aree forse ancora più importanti. Questa è un potente indicatore della natura dell'inconscio e delle radici profonde di questioni psicologiche. La dodicesima riguarda anche il sacrificio, argomento ricorrente nell'analisi di temi con forti valori provenienti da questa casa.

mercurio


La posizione di Mercurio Mercurio è il primo pianeta del sistema solare. Compie una rivoluzione attorno al Sole in circa 88 (87,97) giorni.
Per i greci era Hermes il messaggero degli dei, caratteristica associata forse al fatto di muoversi molto più velocemente rispetto agli altri pianeti e per questo veniva raffigurato con le ali ai piedi. I romani molto probalmente fecero derivare il suo nome da mercx (merce) e da mercari (acquistare, comperare).
Secondo la mitologia era considerato figlio di Giove e di Maia, e in latino divenne "Mercurius", Mercurio. Era considerato il messaggero degli dei ed era considerato il dio dell'eloquenza, dei poeti e dei commercianti.
In astrologia, Mercurio rappresenta l'intelligenza, l'astuzia, l'eloquenza, la rapidità nell'agire.
Esercita la sua influenza soprattutto nel campo commerciale, letterario e scientifico e conoscere in che segno si trovi può essere di aiuto per poter concludere meglio i propri affari.Segno del suo domicilio sono i Gemelli e la Vergine; si trova in esaltazione in Scorpione, in caduta in Toro, in esilio in Sagittario e Pesci.

sabato 15 maggio 2010

segno della vergine


VERGINE

Segno Femminile, di Terra, mobile.Domicilio di Mercurio, esilio di Giove e Nettuno
Esaltazione di Mercurio, caduta di Venere

La stagione delle Vergine è quella del raccolto, della tarda estate che già anticipa la luce e i colori dell’autunno.Il simbolo grafico, presenta la lettera M che in tutte le lingue antiche è associata all’idea di vita e di maternità. L’immagine, la fanciulla che tiene in mano la spiga di grano, ripropone il significato dei frutti della terra, la terra "vergine" dopo il raccolto.Nel ciclo evolutivo dell’uomo la Vergine rappresenta un principio di ordine, di ripartizione equilibrata delle energie per produrre opere concrete. Come processo psichico si riferisce all’intelligenza che seleziona i dati e progetta le iniziative. ...

PIANETA GOVERNATORE e MITOLOGIA E’ ancora Mercurio, come per i Gemelli. Ma qui non è più lo scanzonato e veloce messaggero degli dei, bensì il Mercurio che presiede all’intelligenza umana, raffigurato con il caduceo, il bastone con i due serpenti arrotolati, simbolo di equilibrio tra il corpo e la mente, di integrità della natura umana.
La figura della dea Vergine compare in tutte le antiche tradizioni come portatrice di purezza e castità. Nel mondo greco si associa alla Vergine il mito Demetra, la dea delle messi e dei raccolti, dea operosa che regola l’ordinata produzione della natura e che causa la sterilità della terra quando si mette alla ricerca della figlia Prosperina rapita dal dio Plutone, che ne fa la sua sposa. ...

PERSONALITA' Le qualità di Mercurio, un Mercurio di terra che ispira soprattutto grande concretezza, emergono particolarmente nella vita pratica dei Vergini. Efficienza, laboriosità, scrupolosa attenzione ai dettagli, capacità di programmazione accurata, previdenza, sono tutte doti facilmente riscontrabili nei nativi. Il loro rigore logico, alimentato poi dall’esigenza di avere una visione analitica e precisa di ogni esperienza è l’elemento di forza che determina il loro comportamento e le loro reazioni. La necessità di tenere sotto controllo ogni situazione che vivono produce un’attività mentale che affina certamente la loro lucidità di giudizio, ma può anche sconfinare in una sterile analisi che genera poi ansia e incertezze. Il punto debole della personalità Vergine è la difficoltà di rilassare la mente e tacitarne i giudizi troppo severi, per lasciarsi invece andare più serenamente alle proprie emozioni. La natura riservata e introversa del segno genera un pudore sui propri sentimenti che a volte non permette l’espressione più genuina degli impulsi del cuore, così da suscitare una sensazione di freddezza in chi li avvicina.
Amanti dell’ordine, a volte anche con qualche sfumatura un po’ maniacale, i nativi amano pianificare l’esistenza in modo da non lasciare spazio all’imprevisto e tenersi sui binari di una rassicurante routine. I cambiamenti, le novità, li destabilizzano e risvegliano le loro insicurezze, anche se di fronte a prospettive allettanti, perché spesso i Vergini nutrono più o meno segreti complessi d’inferiorità. Lo spirito critico e la sensibilità nervosa li rendono refrattari alla passione e rende più difficile liberarsi di certe inibizioni che ostacolano i loro slanci affettivi. ...

L'UOMO VERGINE

E’ soprattutto un grande lavoratore, che punta a risultati solidi e che sa amministrare le sue risorse con grande prudenza, attento a non compiere passi azzardati, a non sprecare energie in direzioni sbagliate. Ha una concezione alquanto severa della vita e quel fondo di moralismo che è presente in lui gli ispira una condotta irreprensibile, uno spiccato senso del dovere e molta parsimonia in fatto di piaceri e gioie materiali. Al lavoro sacrifica spesso e volentieri gli altri interessi e perfino gli affetti. Le gioie più grandi infatti le prova quando si impegna a sviscerare un problema, a pianificare accurate iniziative o a ricercare metodi di applicazione più produttivi. Non è dotato di particolare slancio creativo, né di ambizione, ma è un perfezionista, mai soddisfatto di quanto realizza e quindi costantemente, e ansiosamente teso a superare se stesso. In genere non aspira a posizioni di potere e ha una certa ritrosia a mettere in gioco la sua sicurezza per correre rischi; così spesso può lasciarsi sfuggire qualche buona occasione o limitare il suo raggio di esperienze, stabilizzandosi in una professione inferiore alle sue possibilità.
E’ portato a svolgere compiti di natura amministrativa e burocratica, a gestire contabilità, a esercitare il commercio, in cui ha un vero fiuto infallibile nell’individuare il buon affare. Le note dolenti vengono dalla sfera affettiva: non è un conquistatore e la passione lo spaventa, perciò cerca situazioni tranquille, che gli permettano di non sconvolgere le sue abitudine e non lo impegnino troppo sul piano emotivo. E’ un marito paziente, premuroso, ma a volte un po’ incline a recriminare sulle questioni pratiche; se ha figli è molto attento alla loro educazione e agli studi, ma ha qualche difficoltà a entrare in confidenza con loro. ...

LA DONNA VERGINE

Di lei colpisce la serietà, lo spirito d’osservazione, la limpida razionalità dei giudizi. E’ certamente una donna impeccabile sotto tanti punti di vista, perché sa organizzare il lavoro, il ménage domestico, la sua vita con la precisione e l’efficienza di un direttore d’azienda, senza trascurare nessun dettaglio e senza sprechi nella sua ordinatissima pianificazione. In lei però spesso questo culto per l’efficienza tradisce una forte componente di insicurezza e di nervosismo che non le consentono di affrontare le situazioni più rilassata e fiduciosa, aperta a tutte le possibilità. Il suo senso critico spesso si punta un po’ impietosamente su se stessa e sugli altri, rendendola insofferente, mai soddisfatta e sempre alle prese con problemi anche banali, ma che lei vive come ostacoli insormontabili. E’ una donna che ama occuparsi di tutto e rendersi utile, capace di dimenticare se stessa per soddisfare le richieste altrui e compiere piccoli servizi per gli amici, dispensare le sue cure sollecite alle persone che ama. Ma ahimè, ha il lamento facile e non si accorge, quando è pressata dagli impegni di aver creato lei stessa gli ingranaggi da cui non sa più come liberarsi. Dire "no" non è semplice per questa donna fondamentalmente timida e poco intraprendente. In amore si muove con grande cautela, e con tutto il suo bagaglio di insicurezze, che non facilitano certo l’incontro con l’altro sesso.
L’attrazione è quasi sempre di tipo mentale, per lei, sostenuta anche da attente valutazioni sulle qualità del partner e sulle prospettive di sicurezza e stabilità che lui le offre. Un uomo esuberante e caldo può però risvegliare in lei il suo lato femminile più segreto e impedirle di diventare una compagna ipercritica e troppo pignola. E’ una madre scrupolosa e prodiga di cure materiali, ma anche molto ansiosa e a volte assillante con le sue richieste e le sue continue preoccupazioni. ...

IL BAMBINO VERGINE

Si presenta spesso introverso, anche se vivace e la sua timidezza a volte può farlo reagire scontrosamente alle proposte dei compagni o indurlo a organizzarsi per conto suo il gioco e il divertimento. Essendo poi un bambino molto ingegnoso, dotato di ottima manualità e di una notevole capacità di applicazione, non ha certo problemi a riempire il suo tempo con tante attività che appagano il suo bisogno di sperimentare nuovi interessi. E’ solitamente riflessivo e tranquillo, non ama le competizioni, i giochi violenti perché non ha una particolare aggressività da sfogare. E’ bene però educarlo al confronto e insegnargli a sostenere le sue ragioni, in modo che acquisti sicurezza e anche un pizzico di "grinta" che nella vita gli può fare solo bene. Va incoraggiato in tutte le sue iniziative, in modo che possa esprimere gradualmente le sue doti e non si lasci inibire da eccessivi scrupoli perfezionistici e dal timore di non essere all’altezza delle situazioni. E’ un bambino affidabile e serio, ma può avere qualche difficoltà di rapporto perché il suo metro di giudizio è molto soggettivo ed essendo un attento osservatore del comportamento altrui non ammette tutto ciò che alla sua logica appare incongruente. Non si deve poi dimenticare che ha un temperamento ansioso e va continuamente tranquillizzato, ridimensionando le sue paure con la tenerezza ma anche con ragionamenti convincenti e per lui accettabili. ...

LA SALUTE

La Vergine governa l’addome e l’intestino. I nativi, di natura cerebrale e nervosa, hanno spesso tendenza a somatizzare le tensioni a cui sono facilmente esposti, sotto forma di stitichezza, coliti, distonie neurovegetative. In genere però sono molto attenti alla loro salute, informatissimi sui metodi curativi più efficaci, i rimedi e le diete da adottare. Possono trarre giovamento dalla medicina naturale e dall’alimentazione integrale ricca di fibre. Una vita sana che escluda eccessi di ogni sorta e un equilibrato ritmo di riposo e di attività è particolarmente consigliabile a chi appartiene a questo segno. Ansiosi per natura sono soggetti anche alle malattie difficili da diagnosticare. ...

I RAPPORTI

Con i compagni di Terra, Toro e Capricorno, l’accordo è felice e molto produttivo, anche sul piano professionale. Anche con i segni d’Acqua, Cancro, Scorpione e Pesci, la Vergine si relaziona bene, perché acquista da loro profondità di sentimento e ricchezza emotiva e fornisce a sua volta costruttività ed equilibrio. Ariete e Sagittario con la loro esuberanza travolgente sono proprio incompatibili e destabilizzanti per la metodica Vergine. Con i Gemelli può esserci una forte attrazione ma anche un continuo conflitto, spesso stimolante ma anche logorante nel tempo. Bilancia e Leone, per quanto diversi di natura, possono trovare discreti punti di contatto con la Vergine. ...

PORTAFORTUNA

Colore: grigio chiaroMetallo: mercurio, alluminioPietre: corniola, occhio di tigre, cristalloNumero: 6Giorno: mercoledì ...

martedì 20 aprile 2010

ATROLOGIA E FLORITERAPIA



ASSOCIAZIONE “CULTURA E OLTRE” LECCE


ORGANIZZA IN “ITINERARIO ROSA”


“L’EQUILIBRIO NEL COSMO ATTRAVERSO LA DONNA”



Presso Convento dei Teatini

Corso Vittorio Emanuele – Lecce

Sala Conferenze I° Piano

Dalle 18.00 alle 20.00


RELATRICI:


Loredana Ragosta, Presidente Associazione – Astrologa

Rosanna Toraldo, Naturopata – Master Teacher Reiki

Info: 329.35.31.703

sabato 10 aprile 2010

astronomia

Coordinate eclittiche Come le coordinate altazimutali e le coordinate equatoriali, le coordinate eclittiche sono un sistema di riferimento sferico ortogonale, nel quale cioè le due serie di cerchi assunti per fissare la posizione di un punto sulla sfera celeste s'intersecano a angoli retti.
Poiché il sistema è costruito in base a riferimenti celesti, le coordinate eclittiche sono in prima approssimazione solidali con le stelle fisse. Ciò significa che i due angoli usati per individuare un astro: la longitudine (eclittica) e la latitudine (eclittica) sono gli stessi per qualunque osservatore terrestre.
Fra i tre sistemi, le coordinate eclittiche sono quelle il cui uso risulta più a lungo documentato per ragioni di comodità. Come nota Claudio Tolomeo (II secolo d.C.) nell'Almagesto, la precessione equinoziale fa ruotare molto lentamente la sfera celeste attorno ai poli eclittici. Per questo motivo le coordinate eclittiche di un astro misurate in un tempo anche assai remoto possono essere facilmente aggiornate lasciando inalterata la latitudine e sommando alla longitudine una quantità pari alla precessione accumulata. Nessuno degli altri due sistemi permette una trasformazione altrettanto elementare. Eclittica
Il principale cerchio massimo di riferimento delle coordinate eclittiche, e che dà loro il nome, è l'eclittica. Corrisponde al percorso annuo del Sole attraverso lo Zodiaco ed è inclinato rispetto all'equatore celeste di un angolo, detto obliquità, oggi pari a 23°27'. Inoltre l'eclittica interseca l'equatore celeste nei due punti, diametralmente opposti, degli equinozi.
"Eclittica" significa semplicemente "(cerchio) obliquo" (in greco ekklitiké, da klinein = piegare), ciò che spiega come mai le coordinate eclittiche fossero anticamente note come il "sistema della sfera obliqua". Qualcuno ha però azzardato una derivazione da eclissi (greco ekleiptikós = relativo alle eclissi), dato che questi fenomeni possono verificarsi soltanto quando la Luna, il cui percorso è inclinato di circa 5° rispetto all'eclittica, attraversa quest'ultima in corrispondenza della posizione del Sole (congiunzione) o di quella a esso diametralmente opposta (opposizione).
Dopo il passaggio dall'astronomia geocentrica all'astronomia eliocentrica, si chiama eclittica anche il piano dell'orbita terrestre.

Poli eclittici
Il principale asse di riferimento usato nelle coordinate eclittiche è la retta passante per l'osservatore e perpendicolare al piano dell'eclittica. Esso interseca la sfera celeste in due punti: il polo nord eclittico e il polo sud eclittico.

Equinozi
Si chiamano equinozi i due punti diametralmente opposti in cui l'eclittica interseca il cerchio massimo dell'equatore celeste. Il loro nome (dal latino equam noctem = notte uguale) indica che quando il Sole vi si trova la durata del giorno è uguale alla durata della notte. Ciò accade il 21 marzo, quando il Sole, passando dall'emisfero australe a quello boreale della sfera celeste, appare nell'equinozio primaverile, e il 22 o il 23 settembre, quando il Sole, tornando nell'emisfero australe, appare nell'equinozio autunnale.
L'equinozio primaverile è detto anche punto vernale (dal latino vernum = primaverile) e oggigiorno, in gergo, punto gamma. Se infatti si divide l'eclittica in dodici segni zodiacali di 30° ciascuno, l'equinozio primaverile cade tradizionalmente all'inizio dell'Ariete, il cui simbolo astrologico somiglia alla lettera greca "gamma".

Longitudine (eclittica)
La prima delle due coordinate eclittiche prende il nome di longitudine (eclittica). È l'angolo, compreso fra 0° e 360°, computato da ovest verso est a partire dall'equinozio primaverile fino all'intersezione fra il meridiano eclittico dell'astro e l'eclittica.
Occorre notare che dall'antichità fino all'evo moderno si soleva dividere l'eclittica, a partire dall'equinozio primaverile, in dodici parti di 30° corrispondenti ai singoli segni zodiacali: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, ecc. Per esempio, una longitudine di 75° (= 30° + 30° + 15°) veniva indicata come 15° nei Gemelli, una longitudine di 117° (= 30° + 30° + 30° + 27°) come 27° nel Cancro, e via dicendo. Questa suddivisione, che prescinde dal progressivo sfasamento fra i settori dell'eclittica e le costellazioni zodiacali dovuto al fenomeno della precessione equinoziale, è ancor oggi usata dagli astrologi.

Latitudine (eclittica)
La seconda delle due coordinate eclittiche prende il nome di latitudine (eclittica). È l'angolo, misurato lungo il meridiano eclittico dell'astro, che separa l'eclittica dall'astro stesso. La latitudine è compresa fra 0° e 90° e i valori minimo e massimo sono toccati rispettivamente sull'eclittica e sul polo eclittico. In più la latitudine è positiva o negativa (nord o sud) a seconda che l'astro si trovi a settentrione o a meridione dell'eclittica.



mercoledì 24 marzo 2010

canalizzazione di Cristina Cataldi


Non posso parlarti di ciò che non sai, quel che verrà è scritto nei tempi.
Accogli sorella l’amore del cuore, così troverai la pace interiore, con gli occhi tu vedi le vani promesse col cuore tu senti le cose represse.
E’ questa la via che porta al perdono per chi non ha niente ma solo il dolore di avere vicino le reti del cuore, che cambiano spesso di toni e colore.
Non stuzzicarti con vani promesse, che come sai non manterrai vedi soltanto di avere vicino tutto l’amore.
A chi puoi donare perdona col cuore e non fallirai la tua missione che sgorga dal cuore.
Porta perdono a chi si condanna porta la pace a chi sa donare, allieta quei cuori che cercano oblio aiuta a capire chi perde la strada.
Dì che il perdono è fonte d’amore per chi sa dare senza premesse.
Non vedi, non senti, quando ti parlo, mi invochi col cuore cara piccina ti porto in dono solo speranza, affinché tu possa vedere la luce quella che allieta chi riesce a capire che la vita è bella e non deve finire come un qualcosa portato dal vento e che si perde in un momento.
Gioia e dolore si alternano sempre come un mantice di vera beltà, ascolta con il cuore e non ti fermare percorri la strada e non farti male.
Cosa tu cerchi se tu hai già tanto?
Prati fioriti per ogni canto.
Un cuore votato a chi ha più bisogno è un sogno divino che asciuga il tuo pianto.
Colori maestosi che portano luce a chi con il cuore porta la pace.