giovedì 24 maggio 2018

URANO IN TORO







Il mese di maggio 2018 vedrà l’ingresso del pianeta Urano nel segno del Toro. Questo transito è l’evento più atteso dell’anno, circondato da previsioni astrologiche eclatanti; ma per non cascare in false illusioni è bene capire di cosa stiamo parlando.
Cerchiamo di comprendere Urano come pianeta, sia dal punto di vista astronomico che astrologico. Urano è stato scoperto, nel 1781. È visibile a occhio nudo quando si trova al perigeo, ovvero il punto della sua orbita più vicino alla Terra. È proprio in questo periodo dell’anno raggiunge la sua massima luminosità. Il suo moto è estremamente lento, la sua rivoluzione si compie in 84 anni. La sua composizione chimica è uguale a quella degli altri pianeti gassosi ma a differenza di questi, oltre alla presenza di elio, idrogeno e di idrocarburi, vi è un’alta percentuale di acqua, metano e ammoniaca. Per questo motivo, e per l’atmosfera fredda del pianeta, gli astronomi hanno menzionato Urano (insieme a Nettuno) “il gigante ghiacciato”.
In astrologia la qualità predominante è il freddo. Le qualità prime di un pianeta, in astrologia, si definiscono sulla base della luce dell’astro e quindi sul suo potere illuminativo. Per questo motivo, la freddezza di Urano si pone in contrapposizione al calore inteso come quella qualità che favorisce la vita, e quindi gli effetti planetari riscontrabili possono essere avvertiti come destabilizzanti rispetto alla comune idea di “normalità”. Ecco perché questo pianeta è descritto come portatore di cambiamenti radicali, improvvisi, inaspettati.
Ma cosa accade quando Urano fa il suo ingresso in un segno? Come ogni pianeta, anche Urano si trova più a suo agio in alcuni segni zodiacali e meno in altri. Questo avviene proprio per l’affinità che ogni pianeta possiede in relazione alle qualità prime di cui abbiamo parlato poco sopra. In altri termini, un pianeta con determinate qualità si troverà a suo agio in segni zodiacali (che altro non sono che tratti di eclittica e NON assolutamente le costellazioni di stelle) con qualità a lui affini, mentre nei segni con qualità opposte si sentirà a disagio, frustrato. Dal punto di vista pratico, quando un pianeta si trova nei segni con qualità affini riuscirà ad esprimere liberamente la sua natura e i suoi effetti saranno chiari, puliti, senza eccessi, mentre quando il pianeta si trova nei segni con qualità non affini i suoi effetti saranno più distorti, più eclatanti e più “dannosi”.
Urano fa parte dei cosiddetti “pianeti generazionali”. Questa classificazione è data principalmente dal fatto che il moto del pianeta è molto lento e quindi vi sono intere generazioni che nascono con Urano nello stesso segno. Per questo motivo si parla degli effetti di Urano sulle masse e sulla collettività, su una determinata situazione mondiale, sui governi ecc. Le masse sono costituite da individui singoli e quindi è potremo dire che gli effetti di un pianeta generazionale influenzano tanto il collettivo quanto il singolo. La differenza sostanziale dell’effetto di un tale pianeta sull’individuo singolo è dato dalla casa astrologica che l’astro occupa, ovvero quello spicchio interno al grafico di nascita che si ottiene dall’ora di nascita e che rappresenta dal punto di vista interpretativo il settore della vita specifico in cui un determinato pianeta tenderà ad agire.
Urano entra nel segno del Toro il giorno 15 maggio 2018 alle ore 17:16 (ora italiana) e vi rimarrà fino al 2026. In realtà il pianeta tornerà negli ultimi gradi dell’Ariete, durante la sua retrogradazione, da novembre 2018 fino a marzo 2019, per poi tornare definitivamente nel segno del Toro.
Per le dignità essenziali, attribuite dalla tradizione, Urano in questo segno si trova in Caduta, ovvero il segno opposto al suo luogo di Esaltazione. Ciò significa che in questo segno Urano non si trova a suo agio e non vi trova quindi quelle qualità a lui familiari e confortevoli. Il segno del Toro infatti, nonostante sia un segno di Terra e quindi tendenzialmente freddo, è quella porzione dell’eclittica che, astrologicamente, il Sole percorre durante il pieno della stagione primaverile, ovvero quando il calore aumenta e la vita fiorisce. E come abbiamo detto, Urano è un pianeta estremamente freddo. Nell’emisfero australe, opposto al nostro, le cose cambiano un po’. In quella parte del pianeta infatti il segno del Toro rappresenta il culmine della stagione autunnale, quando la luce e il calore diminuiscono progressivamente, proprio come accade nel nostro emisfero durante il mese dello Scorpione. Nonostante non vi sia un pensiero unanime tra gli astrologi circa questa “inversione interpretativa”, se decidiamo di prenderla in considerazione possiamo dire che nell’emisfero australe l’ingresso di Urano tenderà ad avere effetti diametralmente opposti a quelli prodotti sull’emisfero boreale, in quanto le qualità prime e stagionali dello Scorpione rappresentano il luogo di Esaltazione del pianeta. Ma che ognuno, come sempre, scelga liberamente quale pensiero seguire, purché vi sia sensatezza in esso.
Prendendo in considerazione il nostro emisfero, dato che qui viviamo, la Caduta di Urano potrebbe produrre effetti meno entusiasmanti di quelli che si possono leggere negli ultimi giorni.
Abbiamo detto che Urano rappresenta il cambiamento, l’imprevedibilità, ma le sue qualità non si limitano solo a questo. Il pianeta infatti ci parla anche di innovazione, scoperta, bisogno di libertà e indipendenza, di forza intesa come carica energetica e di abbandono di quei vecchi schemi che rappresentano un passato non più funzionale. Urano irrompe nella psiche portando alta la bandiera del rinnovamento, obiettivo che vuole raggiungere ad ogni costo. La posizione di Caduta di Urano può esprimersi attraverso la scelta dei mezzi che il pianeta utilizzerà, strumenti a volte poco eccessivi, accompagnati anche da sentimenti di rabbia e frustrazione che possono uscire allo scoperto con lo scopo di liberare dalle catene, dai vecchi limiti o da una condizione che proprio non si ha più intenzione di sopportare. In altre parole possiamo dire che, volenti o nolenti, ora si cambia musica perché è giunto il momento di farlo. Come per ogni transito planetario è importante comprendere il messaggio che si cela dietro l’effetto generato dagli astri, solo in questo modo sarà possibile agevolare le nostre scelte verso la direzione che desideriamo. Urano qui suggerisce una nuova prospettiva, forse a volte lo fa con toni che non vorremmo sentire ma quella prospettiva nuova rappresenta l’opportunità inaspettata che probabilmente non avremmo mai creduto possibile. E nel segno del Toro, Urano fa tutto questo con notevole determinazione, ostinazione, con un’irruenza lenta ma costante diversa da quella arietina più immediata ed esuberante a cui siamo stati abituati negli anni precedenti.



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