mercoledì 15 settembre 2010

storia dell'Astrologia

L'astrologia è lo studio dei corpi celesti (pianeti) e delle loro influenze sulla vita e sull'uomo.

Questo studio millenario, è comune, al pari della religione, a tutte le culture che hanno attraversato la storia.

Tutti i popoli, hanno manifestato la volontà di saperne di più.

A testimonianza della presenza dell'astrologia, al fianco della religione, possiamo citare gli orologi astrologici (quello sulla torre dell'orologio a Praga e l'orologio di piazza San Marco a Venezia sono i più famosi). Oppure che i grandi padri dell'astronomia moderna, come Galileo Galilei e Keplero sono stati anche degli astrologi!

La nascita dell'astrologia: i Babilonesi

Secondo antichi scritti assiro-babilonesi (su preziose tavole d'argilla custodite al British Museum) l’astrologia nasce in Mesopotamia, con lo studio di osservazioni sui pianeti (in particolare Sole, Luna Saturno e Marte).

Attraverso queste osservazioni, erano in grado di formulare presagi di vario genere: da quello meterologico a quelli sul presunto volere degli dei.

Lo zodiaco era diverso dal nostro e basato sulle eclissi lunari, ma comunque associato ai periodi dell'anno.

L'astrologia, ha attraversato la storia assiro babilonese con una forte valenza religiosa, assumendo via via contorni mitologici come quello del mito di Gilgamesh.

Astrologia e i Maya

I maya osservarono attentamente i pianeti (visibili ad occhio nudo) ed erano in grado prevedere i moti con incredibile precisione.

I loro templi avevano tutti 365 scalini, uno per ogni giorno dell'anno, ad evidenziare ancor di più come questo popolo fosse ben attento al tempo ed ai movimenti del sole.

Non solo i templi, ma anche le loro città furono costruite seguendo il ciclo dei pianeti e delle stagioni. Erano in grado di prevedere l'inizio della stagione delle piogge, la più importante nella loro economia agricola.

Ne sono prova templi e piramidi come quelle di Uaxactum, in Guatemala dove è possibile osservare il levarsi del Sole nei solstizi e negli equinozi (cioè con il cambio di stagione) o l'osservatorio di Caracol della città di Chichen Itza, dal quale erano in grado di calcolare i tramonti di Venere, uno dei pianeti che hanno più interessato i maya.

Astrologia e arabi

Gli arabi furono i primi appassionati di astronomia, oltre che di astrologia, basta pensare che proprio gli arabi hanno scoperto e dato il nome, che conservano ancor oggi, a molte stelle.

Non è un caso se, persino, nel Corano si scrive "Il sole e la Luna (si muovono) in base ad un calcolo. Le stelle egli alberi si prosternano. Egli ha innalzato il cielo e posto la bilancia" C.55/5-8

Astrologia e religione

Quello che di più colpisce, della storia dell'astrologia, è che è stata oggetto di interesse da parte di tutti.

Dai babilonesi e agli egiziani, all'astrologia cinese, ai maya ed alla loro precisa conoscenza dei fenomeni celesti, si può notare che si tratta di una materia in cui popoli che, sebbene non comunicassero tra loro, giunsero a conclusioni molto simili, e in alcuni casi identiche.

Evidentemente, è un tema che ha appassionato tutti gli uomini, spingendoli a cercare di approfondire il significato dell'ordine cosmico e il ruolo che l'uomo, la terra ed i corpi celesti hanno nell'universo.

Forse per questo motivo e per l'ampio seguito che ha saputo riscuotere nella storia presso tutti i popoli e tutte le culture, l'astrologia non è stata mai osteggiata, ma, anzi, in alcuni casi appoggiata dalla religione.

A testimonianza della presenza dell'astrologia, al fianco della religione, possiamo citare gli orologi astrologici (quello sulla torre dell'orologio a Praga e l'orologio di piazza San Marco a Venezia sono i più famosi).

Astrologia occidentale

Anche i greci prima ed i romani poi, ebbero modo di approfondire l'astrologia. Se, inizialmente, gli influssi religiosi (i pianeti rappresentavano gli dei) erano fortissimi, e, spesso si confondeva con i miti, già nel III secono, nell'isola greca di Cos, un astrologo Caldeo, di nome Berosio, aprì una scuola di astrologia.

Non è storicamente documentato, ma pare che Aristotele scrisse la dimostrazione empirica degli influssi astrali, adducendo che caldo, secco, freddo e umido, associati alle qualità attive e passive dei segni, ed agli elementi (fuoco, terra, aria e acqua) nel loro alternarsi determinava lo scorrere delle stagioni e l'influenza sulla vita.

Mentre i babilonesi utilizzavano l'astrologia per il benessere sociale (non è stato provato, anche se nulla lo esclude che i babilonesi utilizzassero l'astrologia per conoscere il carattere delle persone), gli astrologi greci e romani furono i primi che, in modo documentato, si rivolsero alle stelle per ricavare informazioni sul destino delle persone, dando il via alle prime concezioni astrologiche occidentali.

Astrologia e medio evo

Nel corso del medio evo, l'astrologia prosperò liberamente, grazie forse all'appoggio che ricevette dal mondo religioso ed in particolare dalla Chiesa.

In Europa, l'astrologia è stata praticata anche da esponenti importanti del mondo scientifico, se si pensa che persino Galileo Galilei, ideatore del metodo sperimentale, esercitò la professione di astrologo.Nella visione astrologica classica, così come in quella religiosa (biblica) dell'epoca, tutto l'universo ruotava intorno alla terra (creata da Dio per l'uomo). All'epoca, quindi, astrologia e astronomia coincidevano sul piano teorico, e l'unica differenza era relativa alle finalità predittive dell'astrologia.

Fu, soltanto grazie alle osservazioni astronomiche di Galileo Galilei, che con l'ausilio del telescopio osservò che Giove era circondato da satelliti che ruotavano intorno a lui, dimostrando la non fondatezza dell'idea che tutto girasse intorno alla terra. Prima di allora, per tutto il medio evo, si fece, invece affidamento, sulla visione "tolemaica" o geocentrica, cioè con il sistema solare che gira intorno alla terra, elaborata da

Tolomeo e il sistema tolemaico

Claudio Tolomeo, fu un astrologo, astronomo e (Tolomeo fu anche geografo: è considerato il padre della geografia) autore del trattato astronomico noto come "Almagesto".

Il nome Almagesto ha la sua origine dalla lingua araba ('Al-Majisti' che significa 'raccolta maggiore') in quanto, come detto, la sua diffusione iniziale in Europa è avvenuta soprattutto attraverso manoscritti arabi che furono tradotti in latino da Gerardo da Cremona nel XII secolo.

In questo lavoro, una delle opere più influenti dell'antichità, Tolomeo raccolse la conoscenza astronomica del mondo greco basandosi soprattutto sul lavoro svolto tre secoli prima da Ipparco. Tolomeo formulò un modello geocentrico, in cui solo il Sole e la Luna, considerati pianeti, si muovevano intorno alla Terra. Questo modello del sistema solare, che, come detto, da lui prende il nome (sistema tolemaico) rimase invariato per tutto il mondo occidentale fino a che non fu sostituito dal sistema solare di Copernico.

Copernico e la rivoluzione copernicana

Niccolò Copernico (Kopernik) fu un astronomo polacco nato a Torun, 19 febbraio 1473, di segno zodiacale pesci (cuspide acquario), famoso per aver intuito la teoria eliocentrica, che rivoluzionò la concezione tolemaica (rivoluzione copernicana).

La sua teoria, riprende quella greca di Aristarco di Samo dell'eliocentrismo.

Merito suo non è dunque l'idea, già espressa dai greci, ma la sua dimostrazione, tramite procedimenti di carattere matematico, della teoria che vuole il sole al centro del sistema solare (in contrapposizione alla teoria tolemaica, su cui si basa l'astrologia ancora oggi, dove la terra e l'uomo sono al centro dell'universo.

Keplero

Friedrich Johannes Kepler, noto in Italia come Giovanni Keplero nato a Weil der Stadt il 27 dicembre 1571, Capricorno, fu un astronomo e matematico tedesco che scoprì le leggi che regolano il movimento dei pianeti che prendono il suo nome e pertanto sono chiamate leggi di Keplero.

La più nota, la prima, è per cui le orbite dei pianeti non sono circolari, ma ellittiche.

Ciononostante Keplero si occupò anche di astrologia: gli capitò così di prevedere un inverno molto rigido, le rivolte contadine e la guerra con i Turchi.

Anche negli anni a seguire non si sottrasse alla stesura di oroscopi, e ritratti caratteriali (tema natale).

Singolare il suo epitaffio, da lui stesso scritto, sulla lapide dove è sepolto: "Il mio spirito ha misurato il cielo, ora misura la profondità della terra", singolare perché proviene da un Capricorno (segno di terra).

Galileo Galilei

Galileo Galilei, nato a Pisa il 15 febbraio 1564, (Acquario) è stato l'uomo che forse, più di Copernico e della rivoluzione copernicana ha cambiato la storia. Gli è riconosciuto un ruolo di primo piano nel campo dell'astronomia, ma è anche l'uomo che per primo ha palesato il concetto di scienza.

E' infatti universalmente riconosciuto come il padre del metodo scientifico detto anche galileiano, che consiste nel sottoporre a verifica un fenomeno "empiricamente" cioè elaborando una teoria e sottoponendola a verifica.

Pochi però sanno che, come documentato da Andrea Albini in "Oroscopi e cannocchiali: Galileo Galilei, gli astrologi e la nuova scienza", Galileo fosse solito nell'esercitarsi nell'arte delle predizioni e degli oroscopi.

Una coincidenza simpatica è che Paolo Fox, uno degli astrologi più famosi d'Italia, è Acquario come Galileo e sostiene (ndr giustamente) che è divertente "verificare" addirittura gli oroscopi. Certo, sarebbe bello sapere se anche Galileo verificava i suoi oroscopi...

Un'ultima curiosità, inserita qui come nota in onore a Galileo, è che "casualità" vuole che, a fare da protagonisti nella nascita dell'astronomia e del metodo scientifico siano stati tre segni invernali (Galileo Acquario, Keplero Capricorno, e Copernico Pesci).

Che in inverno nascano persone dalla mente più fredda e lucida?

Secondo la prefazione di Margherita Hack (nata a Firenze il 12 giugno 1922, Gemelli), nota astrofisica questo libro di Andrea Albini "Oroscopi e cannocchiali: Galileo, gli astrologi e la nuova scienza" ci mostra un lato poco conosciuto di Galileo, e cioè il suo interesse (o forse sarebbe meglio dire: obbligo di interesse) per l’astrologia. Scrive la donna -scienziato "All’epoca di Galileo l’astrologia e l’astronomia non erano chiaramente separate e ambedue erano ritenute egualmente rispettabili. Certo, allora si sapeva ben poco sulla natura fisica e la distanza dei corpi celesti, ed era comprensibile che a oggetti così misteriosi si potessero attribuire poteri e capacità di influire sulle vicende umane.

Keplero, che appare molto più interessato di Galileo all’astrologia, ha avuto il grande merito di aver creduto alle osservazioni delle posizioni dei pianeti, fatte dal suo maestro Tycho Brahe (astronomo danese noto come Ticone, nato a Castello di Knutstorp, 14 dicembre 1546 - Sagittario), piuttosto che ai dogmi aristotelici. Le osservazioni indicavano che le orbite dei pianeti sono ellissi e non dei circoli, come voleva la tradizione aristotelica. Poiché circoli e sfere erano ritenute figure geometriche perfette, i corpi celesti dovevano necessariamente avere orbite circolari e non delle imperfette ellissi. Anche Copernico, per far quadrare le osservazioni con il dogma delle orbite circolari, dovette ricorrere agli epicicli, come già avveniva per il sistema tolemaico, complicando così il semplice sistema eliocentrico.

Galileo, con le sue esperienze sul moto dei corpi, è stato il primo fisico sperimentale in senso moderno e un ingegnoso sperimentatore, che usava i battiti del suo cuore per misurare i tempi che un grave impiega a percorrere un piano inclinato, o per studiare le leggi delle oscillazioni del pendolo; come è stato un grande osservatore dei corpi celesti."

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