giovedì 27 settembre 2018

SEGNO DELLA BILANCIA




La Bilancia è un segno di Aria.

L'Aria della Bilancia è aria di inizio autunno. Nel segno della Bilancia, l'Aria è leggera e sottile come le foglie che cadono e non amano essere disturbate nel loro cadere: si riposeranno alla fine del loro viaggio.

Tuttavia, anche se i nativi della Bilancia (segno cardinale) appartengono ad un segno che ama darsi da fare; l'elemento Aria in questo segno simboleggia il pensiero e l'altezza di ideali.

L'Aria autunnale della Bilancia differisce dall'Aria dei Gemelli (primo segno di Aria) che è un'aria primaverile più mobile (Gemelli è un segno mobile) e dall'Aria dell'Acquario (ultimo segno di Aria), che è un'Aria più "fissa" (Acquario è un segno di Aria) e più fredda (Acquario è un segno di inverno).

Gli astri che hanno maggiore influenza su questo segno (Venere è in domicilio e Saturno è in esaltazione in Bilancia) si combinano con l'elemento Aria in modi differenti.

La Venere della Bilancia è resa leggera dall'elemento Aria; allo stesso tempo, l'Aria della Bilancia è sospinta da Saturno, astro del tempo e del successo che guida verso una certa severità e verso il controllo.

Per i nati nel segno della Bilancia è essenziale fare le cose nel momento giusto e non disdegnano il successo. Amano essere apprezzati da tutti.

Bilancia è un segno di Aria (elemento caldo-umido in cui prevale l'umido), ma appartiene ad una stagione, l'autunno, secco e freddo, in cui la qualità prevalente è il secco.

La cosiddetta esigenza di perfezione della Bilancia, così come il suo affannarsi per non venire criticata, è riconducibile all'appartenenza a tutti i sotto elementi ed alla costante ricerca di equilibrio tra razionalità e irrazionalità, tra genio e follia, tra Aria (ideale) e terra (mondo materiale).

Caratteristiche non secondarie dei segni di Aria sono la volubilità e l’evanescenza (che testimoniano l'assenza dell'elemento materiale - Terra): se dovessimo fare un paragone potremmo dire che i nati nei segno d'aria sono come folletti che sembrano invogliarti ad essere afferrati, ma se si tenta di acchiapparli, guizzano via.

Il nativo della Bilancia è dotato di grande senso critico e di autocontrollo. Aspira alla perfezione e non si concede il lusso di essere superficiale o pressapochista.

L'elemento aria (associato al pensiero) e la necessità di armonia ed equilibrio tipica del segno, inducono il nativo a riflettere prima di agire ed a operare scelte importanti, solo dopo aver ponderato a lungo sulla situazione. Infatti, spesso i Bilancia possono apparire dubbiosi o indecisi; in realtà, quando maturano una decisione, diventa pressoché impossibile smuoverli.

Inoltre, sono puntuali e non rimandano l'azione. Nel segno della Bilancia, Saturno, l'astro del tempo e del potere, è in esaltazione. La Bilancia è un segno attivo, che si dà da fare.

I nativi di questo segno sono persone sensibili e raffinate, dotate di un innato senso del bello e della giustizia. Essendo un segno d'aria come i Gemelli e l'Aquario sono molto socievoli.

Cordiali e sereni, difficilmente i Bilancia si innervosiscono, ma cercano di mantenere il controllo. Quando lo perdono, però, possono diventare delle vere e proprie furie. A volte, trattenere la carica aggressiva, può farli innervosire, fino a farli esplodere, come accade con l'aria bollente. Ad un certo punto, la pentola esplode.

Ciò, avviene però raramente: la Bilancia ha una grande capacità di mediazione e abilità diplomatiche.

La Bilancia è un segno che cerca l'equilibrio. Se da un lato Venere li spinge ad essere amati e ben voluti da tutti, il bisogno di armonia interiore conduce i nativi del segno a guardare entrambi i lati della medaglia.

La Bilancia è esigente, selettiva e razionale e deve a Venere il suo senso estetico e il suo buon gusto, senza perdere troppo il controllo.

La Bilancia non perde mai, o solo raramente, la misura; cerca di controllare persino i suoi stessi entusiasmi.

L'armonia regna nei suoi gesti e nei suoi pensieri e per mantenerla è disposta a scendere a compromessi!! E' affidabile, amabile e sa stare con gli altri con disinvoltura. E' amante della vita tranquilla e difficilmente si fa prendere da scatti d'ira. L'unica cosa che la fa molto arrabbiare è l'ingiustizia e per combatterla mostra tutta la sua grinta.

L'amore per la Bilancia è un bisogno primario e vitale. La sicurezza e l'equilibrio mentale di questo segno dipendono dall'amore che ricevono. Per questo sa rendersi piacevole e attraente e a volte sacrifica la sua personalità e le sue esigenze in nome dell'amore!

La Bilancia ritiene la gelosia un sentimento da evitare. Non si lascia andare facilmente a scenate, che vede come una mancanza di gusto e sensibilità, nonché di rispetto verso se stessi. Però a volte si trova a dover far i conti con la sua duplice natura: da una parte, il bisogno d'amare senza egoismi e quindi senza gelosie; dall'altro, l'esigenza di essere amata, che, quando viene delusa, provoca allontanamento, oltre che gelosia..


venerdì 21 settembre 2018

EQUINOZIO D'AUTUNNO



Quest'anno l’Equinozio d’Autunno arriva il 23, non il 21 settembre

La parola "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale" (al dì), ovvero la notte dovrebbe avere la stessa durata del giorno. In realtà a causa di effetti di rifrazione atmosferica, il semidiametro e la parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del giorno ecceda, seppur di poco, quella della notte. Nell'emisfero settentrionale l'equinozio d'autunno cade generalmente o il 22 o il 23 settembre, ovvero quando il sole incrocia il piano dell'equatore terreste (perpendicolarmente), nel punto detto degli equinozi. Il punto dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia.
Quest'anno l'equinozio d'autunno si verificherà domenica 23 Settembre alle 01.54 UTC (03:54 italiane).

La primavera quest'anno è arrivata il 20 marzo.

La variazione della data dell'equinozio è legata al sistema di calendario gregoriano, introdotto da Gregorio XIII nel 1582 come correzione del calendario giuliano. Stabilito dal concilio di Nicea, la data fondamentale (sulla base della quale si calcola la Pasqua) è quella dell'equinozio di primavera, stabilita nel 21 marzo (ma può variare). In base a quella si calcolano gli altri.
Ma tale sistemazione non è perfetta: il nostro calendario divide un anno in 365 giorni, cioè circa un quarto di giro in meno di quanti la Terra ne compia su sé stessa durante una rivoluzione completa attorno al Sole. La rivoluzione però dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 49 secondi.
La soluzione sono gli anni bisestili. Tutti sanno che ogni 4 anni, aggiungiamo un giorno, il 29 febbraio. Ma quel giorno non basta per riallinearsi completamente. La regola è più complessa, ed è come segue:
ogni 4 anni bisogna aggiungere un giorno - sono appunto gli anni bisestili;
ma ogni 100 anni bisogna togliere un giorno: quindi il 2100 non sarà bisestile;
in più ogni 400 bisogna raggiungere un giorno: ecco perché il 2000 è stato bisestile 
Il ritardo accumulato ogni anno fa sì che il momento degli equinozi (anche quello di primavera) siano in un orario e un giorno diverso rispetto al precedente. Quello d'autunno si alterna: per due anni cade il 22 settembre e gli altri due anni il 23 settembre.

SOLE ALL'EQUINOZIO- Agli equinozi il sole sorge quasi esattamente a Est e tramonta quasi esattamente a Ovest. Per la precisione all'equatore il sole sorge in circolo verticale dall'orizzonte est fino allo zenit e poi tramonta in circolo verticale dallo zenit all'orizzonte ovest; al Tropico del Cancro il sole passa a Sud, dove giunge alla sua massima altitudine per quel giorno che è 66°33'; al Tropico del Capricorno il sole passa a Nord, dove giunge alla sua altitudine massima per quel giorno che è 66°33' mentre ai Poli il sole passa da un dì lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi (o viceversa).

Dal punto di vista astrologico, l'entrata del Sole nella Bilancia, segno dell'Equilibrio, ci riporta al significato latino del nome. Cardinale e opposto al suo gemello primaverile, ci ricorda che questi sono gli ultimi giorni in cui le forze si bilanciano e che a seguire l'oscurità vincerà per i successivi sei mesi, sulla luce.  

MITI- Questo avvenimento ha sempre rappresentato nell'antichità un momento speciale nel quale le forze di luce e tenebra sono in perfetto equilibrio. Per molte culture l'Equinozio d'Autunno è un giorno di celebrazioni. Nella tradizione iniziatica questo momento rappresenta un passaggio, un tempo per la meditazione, per rivolgersi all'interno, durante il quale la separazione tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile si assottiglia sin quasi a scomparire. Nel calendario agricolo contadino, purtroppo, poco o nulla è rimasto delle ritualità festive autunnali e bisogna aspettare la fine di ottobre con Ognissanti per trovare ancora gli antichi riti di passaggio rurali e pagani, quel momento che i Celti chiamavano Samhain.
Ma nella memoria di queste antiche popolazioni l'Equinozio autunnale veniva festeggiato col nome di Mabon: il giovane dio della vegetazione e dei raccolti. Indicato col nome di Maponus nelle iscrizioni romano-britanne, è il figlio di Modron, la Dea Madre: rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni fino al giorno in cui venne liberato da Culhwch, cugino di Re Artù. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre.

Il suo rapimento è l'equivalente celtico del rapimento greco di Persefone. Ricordiamo infatti che nell'antica Grecia si celebravano i Grandi Misteri Eleusini, riti misterici che rievocavano appunto il rapimento di Persefone, figlia della dea Demetra che regolava i cicli vitali della terra, condotta agli inferi dal dio Ade che ne fece la sua sposa. La leggenda racconta che Demetra, come segno di lutto e fin quando non riebbe sua figlia, rese impossibile il germogliare delle sementi e delle piante e sterile la terra.  

Riassumendo in entrambi i miti quello che viene ciclicamente rivissuto ad ogni autunno è il sacrificio del dio/dea che, dopo le gioie e glorie amorose della primavera e dell'estate, dopo aver dato con la massima potenza fecondante i frutti a tutti gli esseri viventi, è costretto/a a morire a sé stesso, a declinare nel buio della Terra, intesa come Ventre, Utero, Tomba, Infero.

Nella tradizione druidica l'Equinozio d'Autunno veniva chiamato Alban Elfed (Autunno, o «Elued», Luce dell'Acqua). Esso rappresentava la seconda festività del raccolto, segnando per parte sua la fine della mietitura, così come Lughnasad ne aveva segnato l'inizio. Ancora una volta, il giorno e la notte sono in perfetto equilibrio, come lo erano all'Equinozio di Primavera, ma ben presto le notti cresceranno fino ad essere più lunghe dei giorni, e l'inverno sarà di nuovo tra di noi.

L'equinozio è anche il Tempo del Seme, delle Radici officinali, delle Potature, del Compost e dell'Acqua.
Durante la Rivoluzione francese, dal 1793 al 1805, questo giorno divenne il Primo dell'Anno ed in Giappone ancora oggi è una festività dedicata agli avi ed alla famiglia.



giovedì 6 settembre 2018

ENTE DI FORMAZIONE IN COUNSELLING OLISTICO ASTRO ENERGETICO




DATA DI INIZIO CORSO 3 NOVEMBRE 2108

Cultura E Oltre ed Opes Benessere Italia, Ente riconosciuto CONI, hanno istituito su tutto il territorio Nazionale un Corso di Counselling Olistico Astro Energetico, per garantire un’adeguata preparazione è una solidissima formazione ai futuri consulenti Olistici Astro Energetico/Astrologi.
Il corso di Counselling Olistico Astro Energetico è l'unico in Italia riconosciuto CONI, a erogare riconoscimenti a livello nazionale.

Al conseguimento del corso previo superamento degli esami teorico pratico verranno rilasciati tre Attestati:

1 Anno Facilitatore Olistico Astro Energetico
2 Anno Operatore Olistico Astro Energetico
3 Anno Counselling Olistico Astro Energetico


Per non essere banali, ma originali abbiamo deciso di inserire:
Counselling, Aromaterapia e Floriterapia, Cristalli, e Incensi collegati con Pianeti e Segni.

Tutto ciò nel rispetto della legge 4/2013
Scegliere una formazione in linea alle direttive della LEGGE 4/2013

CORSO DI COUNSELLING ASTRO ENERGETICO




DATA DI INIZIO CORSO 3 NOVEMBRE 2108

Cultura E Oltre ed Opes Benessere Italia, Ente riconosciuto CONI, hanno istituito su tutto il territorio Nazionale un Corso di Counselling Olistico Astro Energetico, per garantire un’adeguata preparazione è una solidissima formazione ai futuri consulenti Olistici Astro Energetico/Astrologi.
Il corso di Counselling Olistico Astro Energetico è l'unico in Italia riconosciuto CONI, a erogare riconoscimenti a livello nazionale.

Al conseguimento del corso previo superamento degli esami teorico pratico verranno rilasciati tre Attestati:

1 Anno Facilitatore Olistico Astro Energetico
2 Anno Operatore Olistico Astro Energetico
3 Anno Counselling Olistico Astro Energetico

Il superamento dell‘esame finale alla conclusione del terzo anno permette l’iscrizione automatica all’Albo Privato degli Astrologi Professionisti di Cultura E Oltre nel rispetto della Legge 4/2013, il corsista avrà la possibilità di fare richiesta di ingresso anche nell'Albo Nazionale di Opes Benessere Italia, Ente riconosciuto CONI.


Per non essere banali, ma originali abbiamo deciso di inserire:
Counselling, Aromaterapia e Floriterapia, Cristalli, e Incensi collegati con Pianeti e Segni.

Tutto ciò nel rispetto della legge 4/2013
Scegliere una formazione in linea alle direttive della LEGGE 4/2013


giovedì 30 agosto 2018

CORSO DI COUNSELLING OLISTICO ASTRO ENERGETICO




Il 3 Novembre 2018 presso la nostra sede e su richiesta anche in altre location e città: Cultura E Oltre ed Opes Benessere Italia, Ente riconosciuto CONI, hanno istituito su tutto il territorio Nazionale un Corso di Counselling Olistico Astro Energetico, per garantire un’adeguata preparazione è una solidissima formazione ai futuri consulenti Olistici Astro Energetico/Astrologi.
Il corso di Counselling Olistico Astro Energetico è l'unico in Italia riconosciuto CONI, a erogare riconoscimenti a livello nazionale.

Al conseguimento del corso previo superamento degli esami teorico pratico verranno rilasciati tre Attestati:

1 Anno Facilitatore Olistico Astro Energetico
2 Anno Operatore Olistico Astro Energetico
3 Anno Counselling Olistico Astro Energetico

Il superamento dell‘esame finale alla conclusione del terzo anno permette l’iscrizione automatica all'Albo Privato degli Astrologi Professionisti di Cultura E Oltre nel rispetto della Legge 4/2013, il corsista avrà la possibilità di fare richiesta di ingresso anche nell'Albo Nazionale di Opes Benessere Italia, Ente riconosciuto CONI.

giovedì 24 maggio 2018

URANO IN TORO







Il mese di maggio 2018 vedrà l’ingresso del pianeta Urano nel segno del Toro. Questo transito è l’evento più atteso dell’anno, circondato da previsioni astrologiche eclatanti; ma per non cascare in false illusioni è bene capire di cosa stiamo parlando.
Cerchiamo di comprendere Urano come pianeta, sia dal punto di vista astronomico che astrologico. Urano è stato scoperto, nel 1781. È visibile a occhio nudo quando si trova al perigeo, ovvero il punto della sua orbita più vicino alla Terra. È proprio in questo periodo dell’anno raggiunge la sua massima luminosità. Il suo moto è estremamente lento, la sua rivoluzione si compie in 84 anni. La sua composizione chimica è uguale a quella degli altri pianeti gassosi ma a differenza di questi, oltre alla presenza di elio, idrogeno e di idrocarburi, vi è un’alta percentuale di acqua, metano e ammoniaca. Per questo motivo, e per l’atmosfera fredda del pianeta, gli astronomi hanno menzionato Urano (insieme a Nettuno) “il gigante ghiacciato”.
In astrologia la qualità predominante è il freddo. Le qualità prime di un pianeta, in astrologia, si definiscono sulla base della luce dell’astro e quindi sul suo potere illuminativo. Per questo motivo, la freddezza di Urano si pone in contrapposizione al calore inteso come quella qualità che favorisce la vita, e quindi gli effetti planetari riscontrabili possono essere avvertiti come destabilizzanti rispetto alla comune idea di “normalità”. Ecco perché questo pianeta è descritto come portatore di cambiamenti radicali, improvvisi, inaspettati.
Ma cosa accade quando Urano fa il suo ingresso in un segno? Come ogni pianeta, anche Urano si trova più a suo agio in alcuni segni zodiacali e meno in altri. Questo avviene proprio per l’affinità che ogni pianeta possiede in relazione alle qualità prime di cui abbiamo parlato poco sopra. In altri termini, un pianeta con determinate qualità si troverà a suo agio in segni zodiacali (che altro non sono che tratti di eclittica e NON assolutamente le costellazioni di stelle) con qualità a lui affini, mentre nei segni con qualità opposte si sentirà a disagio, frustrato. Dal punto di vista pratico, quando un pianeta si trova nei segni con qualità affini riuscirà ad esprimere liberamente la sua natura e i suoi effetti saranno chiari, puliti, senza eccessi, mentre quando il pianeta si trova nei segni con qualità non affini i suoi effetti saranno più distorti, più eclatanti e più “dannosi”.
Urano fa parte dei cosiddetti “pianeti generazionali”. Questa classificazione è data principalmente dal fatto che il moto del pianeta è molto lento e quindi vi sono intere generazioni che nascono con Urano nello stesso segno. Per questo motivo si parla degli effetti di Urano sulle masse e sulla collettività, su una determinata situazione mondiale, sui governi ecc. Le masse sono costituite da individui singoli e quindi è potremo dire che gli effetti di un pianeta generazionale influenzano tanto il collettivo quanto il singolo. La differenza sostanziale dell’effetto di un tale pianeta sull’individuo singolo è dato dalla casa astrologica che l’astro occupa, ovvero quello spicchio interno al grafico di nascita che si ottiene dall’ora di nascita e che rappresenta dal punto di vista interpretativo il settore della vita specifico in cui un determinato pianeta tenderà ad agire.
Urano entra nel segno del Toro il giorno 15 maggio 2018 alle ore 17:16 (ora italiana) e vi rimarrà fino al 2026. In realtà il pianeta tornerà negli ultimi gradi dell’Ariete, durante la sua retrogradazione, da novembre 2018 fino a marzo 2019, per poi tornare definitivamente nel segno del Toro.
Per le dignità essenziali, attribuite dalla tradizione, Urano in questo segno si trova in Caduta, ovvero il segno opposto al suo luogo di Esaltazione. Ciò significa che in questo segno Urano non si trova a suo agio e non vi trova quindi quelle qualità a lui familiari e confortevoli. Il segno del Toro infatti, nonostante sia un segno di Terra e quindi tendenzialmente freddo, è quella porzione dell’eclittica che, astrologicamente, il Sole percorre durante il pieno della stagione primaverile, ovvero quando il calore aumenta e la vita fiorisce. E come abbiamo detto, Urano è un pianeta estremamente freddo. Nell’emisfero australe, opposto al nostro, le cose cambiano un po’. In quella parte del pianeta infatti il segno del Toro rappresenta il culmine della stagione autunnale, quando la luce e il calore diminuiscono progressivamente, proprio come accade nel nostro emisfero durante il mese dello Scorpione. Nonostante non vi sia un pensiero unanime tra gli astrologi circa questa “inversione interpretativa”, se decidiamo di prenderla in considerazione possiamo dire che nell’emisfero australe l’ingresso di Urano tenderà ad avere effetti diametralmente opposti a quelli prodotti sull’emisfero boreale, in quanto le qualità prime e stagionali dello Scorpione rappresentano il luogo di Esaltazione del pianeta. Ma che ognuno, come sempre, scelga liberamente quale pensiero seguire, purché vi sia sensatezza in esso.
Prendendo in considerazione il nostro emisfero, dato che qui viviamo, la Caduta di Urano potrebbe produrre effetti meno entusiasmanti di quelli che si possono leggere negli ultimi giorni.
Abbiamo detto che Urano rappresenta il cambiamento, l’imprevedibilità, ma le sue qualità non si limitano solo a questo. Il pianeta infatti ci parla anche di innovazione, scoperta, bisogno di libertà e indipendenza, di forza intesa come carica energetica e di abbandono di quei vecchi schemi che rappresentano un passato non più funzionale. Urano irrompe nella psiche portando alta la bandiera del rinnovamento, obiettivo che vuole raggiungere ad ogni costo. La posizione di Caduta di Urano può esprimersi attraverso la scelta dei mezzi che il pianeta utilizzerà, strumenti a volte poco eccessivi, accompagnati anche da sentimenti di rabbia e frustrazione che possono uscire allo scoperto con lo scopo di liberare dalle catene, dai vecchi limiti o da una condizione che proprio non si ha più intenzione di sopportare. In altre parole possiamo dire che, volenti o nolenti, ora si cambia musica perché è giunto il momento di farlo. Come per ogni transito planetario è importante comprendere il messaggio che si cela dietro l’effetto generato dagli astri, solo in questo modo sarà possibile agevolare le nostre scelte verso la direzione che desideriamo. Urano qui suggerisce una nuova prospettiva, forse a volte lo fa con toni che non vorremmo sentire ma quella prospettiva nuova rappresenta l’opportunità inaspettata che probabilmente non avremmo mai creduto possibile. E nel segno del Toro, Urano fa tutto questo con notevole determinazione, ostinazione, con un’irruenza lenta ma costante diversa da quella arietina più immediata ed esuberante a cui siamo stati abituati negli anni precedenti.



TERZA FATICA DI ERCOLE







E’ attraversato dal Sole tra il 21 Maggio ed il 21 Giugno di ogni anno Occupa lo spazio dello zodiaco compreso tra il grado 60° ed il grado 89°. Il segno simboleggia: il periodo dell’anno in cui le piante, le fronde ed i fogliami migliorano il loro sviluppo grazie al clima più favorevole ed alla funzione clorofilliana entrata in piena attività. Secondo l’esoterismo astrologico di Alice Bailey: i Gemelli sono legati alla terza fatica di Ercole la raccolta dei pomi aurei delle Esperidi. La leggenda narra: questi frutti, che crescevano sull`Albero Sacro della Sapienza, in un lontano paese, possedevano poteri straordinari; erano però ben custoditi da un drago con cento teste e da tre sorelle, Aglae Eriteia ed Esperia. Ercole ebbe l’ordine di raccogliere i preziosi pomi dal suo Istruttore, riuscì nell'impresa grazie alla collaborazione riconoscente di Atlante, che in precedenza era stato aiutato da Ercole nel l'immane sforzo di sollevare il mondo. Il significato: le fatiche del personaggio corrispondono al cammino dell'evoluzione dell'uomo, ed il racconto dei tentativi infruttuosi e delle prove che deve di volta in volta affrontare prima di portare a compimento quanto ordinatogli, è ricco di insegnamenti e di significati. Nella sua prima impresa Ercole apprende, a sue spese, a combinare la forza con l'astuzia (Ariete), nella seconda impara a dominare gli istinti prorompenti della sessualità (Toro), nella terza giunge alla conoscenza (Gemelli). Il suo Istruttore non gli dà le indicazioni precise per trovare il giardino con l'Albero sacro. Ha la disavventura di incontrare Busiride, il grande mistificatore figlio delle acque, che vive per ingannare gli uomini mediante parole simili a saggezza e che afferma di essere l'unico depositario della verità. Come Ercole cerchiamo di smascherare i mistificatori che ci portano lontano dalla conoscenza, gli arroganti venditori di parole che pretendono l’accettazione obbediente del loro insegnamento. Anche a noi può essere concesso come accadde ad Ercole di conquistare la Sapienza e la Conoscenza operando disinteressatamente per il nostro prossimo.